Doccia fredda per la Russia dell'atletica in vista delle Olimpiadi di Rio. Gli atleti russi infatti non saranno in pista ai Giochi a causa dello scandalo doping: lo ha affermato il segretario generale della Federazione russa di atletica leggera, Mikhail Butov, confermando che la Iaaf (la Federazione Internazionale) ha deciso di non revocare la sospensione imposta a novembre per le irregolarità rilevate in tema di doping.
Il ministro dello Sport russo Vitali Mutko reagisce immediatamente: "La squalifica della federazione russa di atletica leggera era aspettata, lo si poteva prevedere. Reagiremo". Ancora più dura la campionessa del salto con l'asta Yelena Isinbayeva: "E' una violazione dei diritti dell'uomo". Il presidente della Iaaf Sebastian Coe spazza subito via l'ipotesi che sia il Cio a ribaltare la situazione: "Spetta alla Iaaf non al Cio l'ultima parola sulla partecipazione alle Olimpiadi". Poi ha aggiunto che gli atleti non coinvolti in vicende di doping possono andare ai Giochi come "atleti neutrali", cioè senza bandiera.