Doping, coinvolta la Serie B

Pubblicato il 8 giugno 2011 alle 13:09:35
Categoria: Serie B
Autore: Redazione Datasport.it

Dall'inchiesta della Procura di Rimini e dei carabinieri di Bologna emerge il coinvolgimento del calcio nelle vicende di doping. Il dottore Vittorio Emanuele Bianchi e il preparatore atletico del Rimini Danilo Chiodi sono le due figure al centro dell'inchiesta 'Anabolandia' portata a termine stamane dai Nas di Bologna. il periodo incriminato è maggio 2009, a ridosso dei playout di serie B giocati da Ancona e Rimini. Alla fine il rimini finì in Lega Pro. Il preparatore per alterare le prestazioni agonistiche degli atleti contattava il medico per la prescrizione per tre atleti di Gonasi 5000, un prodotto che stimola il corpo alla produzione di testosterone, ed emotrasfusioni con ozono.

Il primo contatto e' datato 3 giugno 2009, il 6 si doveva giocare la gara di andata ad Ancona. Il giorno successivo il giocatore Emiliano Milone, poi finito allo Spezia, andò dal medico per farsi fare una emotrasfusione con ozonoterapia, pratica dopante. Bianchi prescrisse anche Epo e Gonasi. In una conversazione intercettata tra i due il medico spiegava che ''l'epo e' fondamentale''. Al giocatore preoccupato dei controlli antidoping sangue-urine dei playout, Bianchi garanti': ''con queste terapie non ci sono tracce''. Nonostante ciò il Rimini retrocedette. I contatti continuarono a luglio nella fase di preparazione per il campionato successivo. Cosi' Milone torno' nello studio di Bianchi e gli venne prescritta l'assunzione di due confezioni di Gonasi e tre confezioni di Omnitrope, ormone della crescita. Milone, Chiodi e l'infermiere sono indagati con Bianchi in base alla legge antidoping e per falso ideologico in certificati commessa da persona esercente un servizio di pubblica necessita'.