Gli staffettisti australiani della 4x100 stile libero che hanno confessato l'uso di un sedativo proibito durante un ritiro prima dei Giochi di Londra dell'estate scorsa dovrebbero essere squalificati a vita. E' la dura presa di posizione di Dawn Fraser, bandiera del nuoto australiano e vincitrice di una medaglia d'oro e due d'argento alla Olimpiadi di Roma del 1960.
James Magnussen, Matt Targett, Eamon Sullivan, Cameron McEvoy e Tommaso D'Orsogna hanno ammesso la settimana scorsa di aver assunto lo Stilnox, un farmaco bandito dal Comitato olimpico australiano (Aoc) ma non dall'Agenzia mondiale antidoping (Wada), durante una riunione prima di Londra 2012. Gli staffettisti affronteranno ora il giudizio della commissione disciplinare della Federazione nuoto australiana.
"Gli sportivi che assumono farmaci proibiti dovrebbero essere banditi per sempre - ha detto la Fraser, oggi 75enne, durante la cerimonia a Canberra nel corso della quale è stata proclamata più grande sportiva australiana di tutti i tempi -. Non dovrebbe essere consentito loro di tornare allo sport, specie in questo caso, perché danno un cattivo esempio alle giovani generazioni del nostro Paese".