La casa di Alex Schwazer a Calice, in Val Ridanna, è stata sottoposta oggi ad una perquisizione da parte dei Nas di Trento. Al marciatore azzurro, risultato positivo ad un controllo antidoping ed escluso dai Giochi di Londra, sarebbero stati sequestrati tre pc portatili, alcune chiavette usb e altro materiale.
L'inchiesta della procura di Bolzano viene coordinata dal procuratore Guido Rispoli e dal pm Giancarlo Bramante. Gli inquirenti si starebbero concentrando sull'eventuale presenza di complici nello scandalo doping in cui è rimasto coinvolto il 27enne marciatore altoatesino, campione olimpico a Pechino nella 50 chilometri. Nella conferenza stampa di mercoledì scorso Schwazer aveva sostenuto di avere agito da solo, di aver comprato l'Epo in Turchia nel settembre 2011 e di esserselo somministrato a luglio.
"Non si tratta di un accanimento nei confronti di Alex Schwazer - ha precisato Rispoli -, ma è doveroso capire se ha veramente agito da solo, come sostenuto da lui in conferenza stampa, o se esiste una responsabilità di terzi". Il procuratore di Bolzano ha precisato che saranno analizzate le mail spedite da Schwazer al dottor Michele Ferrari.