"Siamo d'accordo con alcune accuse mosse contro di noi". Da Mosca arrivano le prime ammissioni dopo il clamoroso report della Wada sul presunto uso di doping sistematico nella nazionale russa. "Dallo scorso febbraio portiamo avanti una strenua lotta ad alcune violazioni delle regole, tanto che alcuni atleti e allenatori sono stati rimossi - dichiara il presidente pro tempore della federatletica, Vadim Zelicenok -. Siamo d'accordo su alcune ma su altre no: qualcosa non è più attuale ed è stato corretto da tempo".
A cercar di buttare acqua sul fuoco scende in campo anche Vitaly Mutko, il ministro dello sport: "La Russia è contro il boicottaggio delle Olimpiadi 2016 ed è contro l'ingerenza politica nello sport - afferma -. Abbiamo già nominato il nuovo direttore del laboratorio antidoping. Cosa dobbiamo fare adesso? Agiremo in cooperazione con le organizzazioni internazionali, siamo pronti a dare una nuova certificazione a tutti i nostri servizi. Siamo e vogliamo restare un partner affidabile del movimento olimpico internazionale".