E' un Alex Schwazer affranto quello che accoglie la richiesta della procura del Coni di quattro anni di squalifica in merito alla positività all'Epo dello scorso 20 luglio. "Sono sorpreso ed amareggiato dalle richieste della Procura Antidoping - le prime dichiarazioni del marciatore altoatesino -. Non è stato preso in considerazione il comportamento corretto da me tenuto negli anni passati oltre alla mia confessione e collaborazione fattiva con la giustizia sportiva, sin dal momento della positività".
Schwazer, campione olimpico a Pechino nella 50 km di marcia e trovato positivo all'eritropoietina ricombinante (Epo) alla vigilia dei Giochi di Londra, ha voluto comunque ribadire "'la piena fiducia nel Tribunale Antidoping del Coni, sede nella quale sono convinto di poter ulteriormente chiarire la mia posizione, non solo sul piano strettamente sportivo, ma anche con riguardo alla mia situazione personale ed umana".