"Non ho le prove, ma l'Afa ha voluto far retrocedere il River". A tre giorni dalla retrocessione della squadra, il presidente del River Plate Daniel Passarella torna ad attaccare la federazione argentina, in particolare il presidente Julio Grondona, secondo lui colpevole della disfatta dei 'Millonarios'. "Ricordo l'arbitraggio di Loustau - ha detto Passarella - il rigore non concesso a Pezzotta nel primo tempo della partita di domenica e il fallo da espulsione del giocatore del Belgrano".
"Non so se il River sia retrocesso per ordine dall'alto: in questo campionato abbiamo fatto 57 punti fra Apertura e Clausura - afferma al 'Clarin' il presidente del River Plate - siamo arrivati sesti e ci siamo qualificati per la Coppa Sudamericana. E' incredibile quello che è successo. Ho detto a Grondona di andarsene, che si deve cambiare il calcio argentino, così non può andare. L'ho detto all'Afa e mi sono venuti contro gli stessi che prima mi cercavano per il boicottaggio. Comunque continueremo a lottare".
Passarella prova a rincuorare i tifosi del River. "E' molto triste giocare in B ma la situazione economica sta migliorando - spiega l'ex giocatore di Fiorentina e Inter -. Abbiamo giocatori i cui contratti costano una fortuna. Ora saranno molto più bassi. Molti vogliono venire a giocare nel River retrocesso piuttosto che in una piccola di prima divisione. Dirò di piu': il River avrà un rating migliore in B rispetto alle grandi di A, senza dubbio. Siamo andati male sul campo, ma abbiamo vinto il campionato economico per goleada".