L'incubo si è materializzato. Il River Plate pareggia 1-1 con il Belgrano nel ritorno della Promocion e, in virtù dello 0-2 dell'andata, retrocede in serie B. Un evento storico per il calcio argentino, visto che i biancorossi di Buenos Aires non erano mai scesi di categoria in 110 anni di storia. Ora solo Boca Juniors e Independiente conservano il primato.
Il River disputa un match coraggioso ma poco lucido. E dire che il tempo di rimontare c'era eccome: già al 5' Mariano Pavone realizza l'1-0 con un destro rasoterra da fuori area, su cui il portiere ospite non arriva. Ma nel corso della prima frazione la squadra del presidente Daniel Passarella non crea altri pericoli, con l'astro nascente Erik Lamela - cercato da mezza Europa - pressoché invisibile. Pesa un rigore netto non assegnato all'attacco di casa.
Nella ripresa il pari di Farré (60'), che approfitta dell'ennesima papera difensiva del club della capitale e infila l'ex Lazio Carrizo. Pochi minuti più tardi ancora Pavone ha la possibilità di riportare avanti il River: spinta ai danni di Leandro Caruso e stavolta l'arbitro Sergio Pezzotta, reduce dalla finale di Coppa Libertadores, fischia il penalty. El Tanque calcia malissimo, Olave si distende e addirittura blocca. E' l'errore che annienta il morale dei biancorossi, che finiscono in lacrime tra la rabbia e lo sconforto dei 65mila tifosi. Il Belgrano sale in Primera Division. Il River Plate, dall'alto dei 33 titoli nazionali, è in serie B.