Mamma che Balo! Sfrontato, sicuro, strafottente e pungente in conferenza stampa. Disinvolto, geniale, imprevedibile e fuoriclasse in campo. Mario Balotelli, davvero Super Mario. Ha preso l’Italia per mano, ha segnato il primo gol azzurro, ne ha sfiorati un altro paio. E ha dato la sensazione di avere proprio tutto per caricarsi gli azzurri sulle spalle e per guidarli verso un fantastico Europeo.
Roberto Mancini, che lo volle a ogni costo al Manchester City, ha ragione quando afferma: "Mario ha le qualità per diventare uno dei migliori in circolazione". E poi, quasi sottovoce, aggiunge: "Speriamo che non mi faccia impazzire con i suoi comportamenti e che capisca come, da ineccepibile professionista, possa davvero incantare il mondo". Il senso del discorso è proprio questo: se Super Mario sta calmino nella vita privata, se si gestisce e non esagera, ha davvero i mezzi per scalare le montagne. E per diventare, un giorno, degno del Pallone d’oro. Pensiamoci bene: è un classe ’90, non un ventiquattrenne o venticinquenne che si deve giocare tutto in pochi mesi. E’ fortissimo già ora, ma può migliorare ancora. Ha una tecnica sopraffina, una personalità da consumato asso del pallone. Oh, Mario, non fare sciocchezze: se diventassi un’incompiuta, sapresti con chi prendertela. Esattamente con te stesso.
Pochi giorni fa Balotelli ha parlato e ha confessato che, se tornasse in Italia, lo farebbe soltanto per Inter o Milan. Ha detto Inter, ma in fondo sa che un giorno lo farebbe soltanto per indossare il rossonero. Magari accadrà, ma non adesso, il Manchester City vuole goderselo. Super Mario ha dettato le condizioni, ha chiarito che non vorrebbe grane a Milano, che nessuno dovrebbe tormentarlo nella vita privata e danneggiargli l’auto. Frasi cariche di orgoglio, quasi risentito per i dispetti che gli avrebbero fatto un po’ di tempo fa. Come se non fosse stata colpa di Balotelli, come se con i suoi atteggiamenti non avesse esagerato.
Ma il ragazzo sta crescendo. E crescerà ancora. Uno zuccherino per Prandelli, appurato che Cassano e Rossi sono alle prese con gravi contrattempi. Mamma che Balo: uno spettacolo, una delizia, gioia per gli occhi. Speriamo che faccia parlare sempre così: sul campo, piuttosto che fuori.
Super Mario, un portento. Anzi, super Italia con Mario. Meglio: super Mario per una super Italia, sarebbe la sintesi perfetta.