Benvenuti in Scempions League, la coppa dove siamo protagonisti assoluti, abbiamo l’esclusiva. Champions? No, Scempions: ci meritiamo questo. Uno scempio totale, assoluto, programmato e in qualche caso premeditato. La Roma vista contro lo Shakhtar è degna della Scempions League. Una formazione messa su a suon di compromessi: deve giocare Totti, quindi faccio fuori Borriello. Già, Borriello, l’attaccante più in forma. Gli hanno rubato qualche labiale che era un programma: se Marco avesse saputo che scegliere la Roma gli sarebbe costato qualche lungo parcheggio in panchina, sarebbe rimasto al Milan. Oppure sarebbe andato alla Juve.
Ranieri come Allegri: se l’ha fatto per i compromessi (largo a Totti), la speranza è che non siano stato gli stessi compromessi di Max che ha escluso Pato contro il Tottenham per schierare Robinho accanto a Ibra e Seedorf trequartista. Gli allenatori non devono spiegarlo a noi, oppure ai tifosi. Ma devono guardarsi allo specchio e chiedersi: conviene fare scelte che appaiono sbagliate ancor prima che rotoli il pallone? Mah. Che Scempions. Il ciclo di Ranieri è finito da un pezzo: non c’è stima e neanche autostima, c’è uno spogliatoio che non lo segue e lui si ostina a dire che si tratta di gossip. Già, ma i risultati non sono gossip, sono sentenze. Ranieri si aggrappa a qualche opinionista che continua a difenderlo, puntando l’indice su Edy Reja che non farà giocare alla Lazio il calcio del Tremila, ma che i risultati li porta a casa. Prevenuti.
Nel pomeriggio i due recuperi di campionato. La Samp è stata presa a pallate dal Genoa: se i ragazzi di Ballardini avessero chiuso il primo tempo sul 4-1, nessuno avrebbe avuto da ridire. Assurdo interpretare un derby senza la minima carica, Di Carlo deve dare spiegazioni. Il derby è il derby, la Samp è rimasta a casa. L’Inter, invece, a Firenze c’era, trascinata da un magico Eto’o. L’ho detto e lo ripeto: quel gol sbagliato in casa Juve è una rarità, può accadere una volta in 150 partite. Samuel si è rimesso a correre, a ispirare: quella discesa con assist pennellato per Pazzini è la prova provata che siamo dinanzi a un fuoriclasse assoluto. E Pazzo ha confermato che valeva la pena di investire un po’ di soldini per strapparlo alla Sampdoria.
Stasera Napoli-Villareal è un piatto di caviale e salmone. E’ giusto disquisire sul fatto che Mazzarri possa soffrire l’impegno su due fronti con un organico non extralarge. E’ giusto, ma senza esagerare: ormai bisogna giocarle, tutte. I calcoli non abitano qui, tantomeno a casa Napoli.