Un caloroso abbraccio da Rimini dove ho ricevuto un premio, ho visto tanto gente, con il cellulare che non ha smesso di squillare, anche alle due di notte. Questo è un mercato che ti prende tutta la giornata, che non ti lascia respirare. Il tempo di fare due passi sul lungomare, trenta gradi e una panorama bellissimo, mentre la gente ti ferma e ti chiede: "Chi compra l’Inter? Il Milan prende i campioni? La Juve rinasce? Il Napoli andrà d’amore e d’accordo con Mazzarri?". Sono i tormentoni che mi accompagnano da sempre: se non ci fossero, non saprei come fare e cosa fare.
Non hai il tempo di pensare, di riflettere, di ragionare, che sei circondato da mille quesiti. E da un incessante valzer delle panchine, ne vedremo delle belle. Se è vero che a Napoli è tornato la pace (per quanto tempo? Almeno per tutta la prossima stagione, mi auguro), indosso i panni di Gigi Delneri – anche se non mi competono – e capisco la sua profonda riflessione di queste ore. L’Atalanta l’ha corteggiato, l’ha fatto sentire importante, gli ha messo un contratto sotto il naso da firmare. Attenzione, la pratica Colantuono non è stata ancora risolta, nel senso che è arrivata la fumata definitiva. Ma nel frattempo Delneri ha chiesto una pausa di riflessione, vuole smaltire la Juve. Decisione temporanea o definitiva? Nessuno, sottolineo nessuno, può dare una risposta definitiva prima del vertice decisivo a Bergamo. Delneri ha vissuto la Juve intensamente, pensava di fare molto di più, ha bucato ma non soltanto per colpe sue. E adesso qualche giorno di relax è fondamentale.
Il valzer delle panchine sarà un tormentone. La Roma balla tra Deschamps e Pioli, senza escludere sorprese. Troppi club devono scegliere: il Palermo confida in Gasperini, ma non perde d’occhio lo stesso Pioli; il Catania è un mistero; il Lecce ha problemi societari; il Siena ha una lista lunga; il Cesena non vuole sbagliare; il Chievo sta meditando. Se scendessimo in B, i quiz aumenterebbero.
Ho sempre pensato: prima l’allenatore, poi l’organico. Se è un criterio che vale, dobbiamo ancora aspettare. Il valzer delle panchine, prima o poi, andrà in vacanza.