Editoriale: last minute, siamo italiani

Pubblicato il 30 agosto 2011 alle 11:30:45
Categoria: Calciomercato
Autore: Redazione Datasport.it

Siamo italiani, quelli dell’ultimo minuto. Anche il calcio mercato funziona così: rinviamo a domani quello che possiamo fare oggi. Ma domani è il 31 agosto, ultimo giorno: si chiude. Vediamo quali sono le situazioni più calde.

Zarate. Separato in casa Lazio, rapporti inesistenti con Reja. Valutazione 20 milioni: Inter e Genoa lo vorrebbero in prestito, l’Arsenal offre non più di 10-12 milioni. Si sblocca a patto che Lotito decida di non fare cassa subito.

Gilardino. Se cambiasse aria, non si strapperebbe i capelli. Ma se restasse a Firenze non farebbe troppi problemi. Il Genoa è davanti, ma prima deve sistemare Palacio. L’ipotesi Palermo è più complicata.

Palacio. Il Genoa non vorrebbe venderlo, ma se qualcuno si presentasse con otto milioni cambierebbe volentieri idea. E si butterebbe su Gilardino. La Roma ci è andata vicina, ma non ha chiuso. L’Inter potrebbe tornarci. E sarebbe la preferita di Rodrigo.

Borriello. Con la Roma ha chiuso, ma non lo dice perché se poi dovesse restare sarebbe un problema giustificare quelle parole. Leonardo lo ha sondato per portarlo al Psg, ma in prestito diventa complicato.

Diarra. Il Milan sembra disinteressato a tutto, ma un sostituto di Flamini lo deve prendere. E i contatti con il Real Madrid per Lassana ci sono stati. Con possibilità che l’affare entri nel vivo.

Montolivo. Calma piatta, nessun movimento. Certo, nelle ultime ore la Fiorentina potrebbe entrare che tenerlo da sopportato non sarebbe conveniente. E magari la valutazione scende.

Gago. A Madrid non può assolutamente restare. Ha rotto con tutti, in modo particolare con Mourinho. La Roma spera di prenderlo facendo un affare.

Amauri. Se ne parla da settimane, da mesi. Il Marsiglia l’ultimo club a farsi sotto con una certa insistenza. Ma il Parma spera, sotto sotto, di spuntarla in volata.

Caracciolo. Il Chievo continua a marcarlo, ma il problema ingaggio non è da sottovalutare.

Tevez. La domanda è: Mancini accetterà di continuare fino a gennaio con un grande attaccante ma che da tempo ha deciso di lasciare Manchester? Bella domanda.

Kakà. Se pensa di andare da un’altra parte senza tagliarsi lo stipendio, è giusto che sia un panchinaro in casa Real. Mourinho l’ha fatto capire: riserva di Ozil.