Il mondo che si capovolge. Stasera Napoli-Chelsea, la Champions che si accende ai massimi livelli. Pensando e ripensando a tutte le proiezioni che erano state fatte il giorno del sorteggio. Quella volta si disse: situazione complicata, il Chelsea ha grande esperienza in Europa, ma il Napoli può giocarsela bene. Con il trascorrere delle settimane sembra quasi che gli scenari si siano ribaltati: il Chelsea è spaccato, i risultati sono fallimentari, Villas Boas non è amato dentro lo spogliatoio, al punto che qualcuno ne avrebbe chiesto la testa - con una certa insistenza - ad Abramovich.
Siamo al paradosso. Il Chelsea al massimo abbordabile per il Napoli dopo l'accoppiamento, adesso praticamente predestinato a imbarcare acqua al San Paolo, anche e soprattutto per liberarsi di un allenatore che non sarebbe un mostro di simpatia. Né di tattica. Attenzione, è una trappola, un tranello infernale che vogliono tendere al Napoli per fare in modo che stasera agisca con la predisposizione di chi sente di poter fare un solo boccone dell'avversario. E sarebbe di sicuro l'atteggiamento meno conveniente per onorare un'attesissima notte di Champions.
Il Napoli eviterà di entrare in simile vicolo cieco, se la giocherà pensando di incrociare il miglior Chelsea possibile e immaginabile, quello con le motivazioni al top. Non raccontiamo frottole: tu puoi detestare il tuo allenatore, puoi ritenerlo un asino o un mezzo scemo, ma quando ascolti quella musichetta non pensi certi alla possibilità di tirargli un brutto scherzo e di farlo fuori con una prestazione inguardabile. Quando ascolti quella musichetta pensi al tuo prestigio, al tuo orgoglio, magari al conto in banca da gonfiare. Ma non a tutto il resto. E su questi particolari chiunque ci metterebbe la mano sul fuoco. Poi ci sta pure che, verso le 22 e 40, il signor Abramovich possa o debba essere costretto a prendere una decisione definitiva sulla pelle del presunto Special Two, al secolo Villas Boas. Malgrado penali assurde a favore del portoghese, garantite al momento della firma del contratto, come se non fossero bastati i 15 milioni per liberarlo dal precedente club. E per accoglierlo come il restauratore del Chelsea, degno erede di Mourinho.
Ma questi sono problemi del signor Roman che - da quando ha ripreso a investire - non è stato molto fortunato (?). Potremmo parlare di Torres che al massimo scalda una panchina e che sembra essere diventato un brocco. Potremmo proporvi mille aneddoti da ora all'inizio della mega sfida del San Paolo. Ma non avrebbe senso. E' troppo più importante pensare o immaginare che sarà il miglior Chelsea, quello al massimo dell'ispirazione. Quindi lo stesso Chelsea che può essere infilzato da una sgommata di Lavezzi, da una discesa di Maggio, da un inserimento di Hamsik, oppure da un colpo di genio firmato Cavani. Passaparola: il Chelsea è vulnerabile, soprattutto nei primi trenta metri.
Stasera sono importanti diverse cose. Soprattutto una: che il Napoli faccia il Napoli.