Prepariamoci, sarà un entusiasmante week-end. Stanno organizzando un tavolo, con la benedizione di Abete e Petrucci, per cercare un armistizio dopo i veleni Inter-Juve, il tentativo è quello di trovare distensione. Finalmente. A me questa storia ha stancato: in Italia bisognerebbe organizzare i tavoli su tavoli per cercare di risolvere i mille problemi calcistici che non trovano una soluzione. Invece, i tavoli vengono organizzati su commissione. Come se non si dovesse farlo a prescindere. D’accordo, andiamo avanti.
E per fortuna si torna a giocare, il pallone che rotola resta l’unico evento che trasmette adrenalina. Oggi tre partite che diranno molto. L’Inter deve risalire, non può permettersi di perdere altro terreno e chiede strada al nuovo Cagliari, nuovo nel senso che è stato appena (ri)affidato a Davide Ballardini. Fiorentina-Milan è la prima di Delio Rossi che in pochi giorni ha conquistato la città come se fosse in azione da una vita. Aspettavano Delio con un desiderio tale che molti tifosi si sono augurati qualche sconfitta in più della Fiorentina pur di assistere alla svolta. Succede di tutto quando hai voglia di sbattere la porta in faccia al passato.
Tanti appuntamenti importanti, ce n’è uno che ruba l’occhio. Napoli- Lazio, grande partita non soltanto per l’ottimo momento della squadra di Reja e malgrado l’assenza – pesantissima – di Klose. Per il Napoli saranno 72 ore delicate, importanti, che in un modo e nell’altro incideranno sulla stagione. La Lazio stasera, il Manchester City martedì: tutto in 72 ore? Se non è così, poco ci manca. Vediamo perché.
Intanto battere la Lazio per il Napoli sarebbe aria pura: urge migliorare la classifica in campionato e prepararsi al top – dal punto di vista psicologico – alla decisiva sfida di Champions. Sul tappeto ci sono tantissimi argomenti: i rapporti tra De Laurentiis e Mazzarri, oggi non sono più quelli di prima; la ricerca di una continuità che manca; l’appello che Cavani deve raccogliere, fermo restando che non è soltanto colpa sua se il rendimento non è al top come nella scorsa stagione, dovrebbero dargli le bombole d’ossigeno. Da queste proiezioni - dalle sentenze in arrivo nelle prossime 72 ore - dipenderanno gli equilibri interni e le strategie di mercato.
Ecco perché sarà il caso di accendere i riflettori sul Napoli: è il primo, vero, crocevia della stagione.