Editoriale: quant'è difficile fare il tifoso...

Pubblicato il 1 febbraio 2012 alle 16:17:39
Categoria: Serie A
Autore: Sergio Chiesa

Volare a Londra per gustarsi dal vivo Arsenal-Milan è già un miraggio. Oggi è il primo febbraio, ovvero il primo giorno di prelazione per gli abbonati rossoneri. Ma i biglietti in circuito bancario sono finiti. Come certifica il sito ufficiale della società: "Da questa mattina, Arsenal-Milan è sold out - si legge -. Sono esauriti i biglietti della gara di ritorno degli Ottavi di finale di Champions League fra Arsenal e Milan in programma Martedì 6 Marzo 2012 a Londra, alle 20.45".

Strano? No, se si conoscono le modalità di vendita. Il Milan spiega esplicitamente che "ogni abbonato potrà presentare in banca, oltre al proprio abbonamento, fino a un massimo di tre ulteriori abbonamenti per l'acquisto dei relativi biglietti, presentando fisicamente le 4 carte Cuore Rossonero (o copia del contratto nel caso in cui la carta sia in emissione)". Questo vuol dire che ogni singola persona può accaparrarsi fino a 4 biglietti, senza che i tifosi a cui saranno destinati si presentino lì fisicamente.

E' evidente che tale metodo è errato. Innanzitutto i biglietti finiscono subito, per l'amarezza di chi si muove velocemente ma resta comunque a bocca asciutta. In più dare la possibilità ad un tifoso di comprare 4 biglietti significa favorire il bagarinaggio: chissà quanti di questi tagliandi verranno poi rivenduti a centinaia di euro, a prezzi super maggiorati. In Europa, al contrario di ciò che succede in Italia, il nome dell'acquirente non è stampato sul biglietto, ma scritto su un adesivo rimovibile. Ciò vuol dire che se io compro 4 biglietti per me e per i miei familiari (anch'essi abbonati), poi posso rivenderli a chi voglio a prezzi altissimi.

Ci saranno altri biglietti disponibili per i milanisti? Non è dato saperlo, visto che al momento non esiste il numero preciso dei tagliandi che l'Arsenal ha destinato alla tifoseria ospite. Numero preciso entro il quale vanno pure considerati i biglietti che vengono affidati alle agenzie di viaggio. Un buco di comunicazione che rende ulteriormente più difficile la vita del tifoso, o anche del semplice appassionato del grande calcio, il quale per seguire la propria squadra del cuore in giro per l'Europa deve affidarsi a regole illogiche. E recitare la parte della mucca da mungere.