Nadal: "Per me il tennis nel 2020 è finito"

Pubblicato il 5 maggio 2020 alle 13:00:39
Categoria: Tennis
Autore: Matteo Pifferi

Lunga intervista concessa da Rafael Nadal al quotidiano spagnolo El Pais: il campione iberico si è detto poco fiducioso che il tennis possa riprendere la stagione. Ed appare come un segnale del sentimento comune del circuito

"A livello mondiale, ho la sensazione che tutti i leader abbiano fatto errori, avrebbero dovuto carpire informazioni e prevedere uno scenario così, in modo da prendere misure preventive subito, l'attesa invece ha peggiorato le cose". Parola di Rafael Nadal. Il tennista spagnolo si è raccontato a El Pais, giornale iberico, spiegando che, a suo dire, è molto complicato pensare che il tennis possa riprendere la stagione 2020, al momento ferma così come tutti gli altri sport professionistici. Gli ultimi tornei ATP sono stati disputati nell'ultima settimana di febbraio, con Nadal che tra l'altro si è aggiudicato il titolo ad Acapulco. Dopo gli spareggi di Coppa Davis, il circuito si è fermato, prima ancora che iniziasse il torneo di Indian Wells.

 "Purtroppo non penso che torneremo in campo nel 2020. In questo momento firmerei perché si possano svolgere gli Australian Open 2021, è quel che mi preoccupa ora. Vedo il 2020 praticamente perso", il commento senza giri di parole di Rafael Nadal. Ad oggi l'ATP ha provveduto ad annullare i tornei estivi fino al 14 luglio, giorno nel quale dovrebbe avvenire la ripartenza. Dovrebbe, perché il condizionale è d'obbligo perché il tennis, seppur non sia uno sport di contatto - molti circoli italiani avevano pressato il Ministro dello Sport Spadafora per una ripartenza veloce anche prima del 4 maggio, visto il distanziamento sociale che intercorre tra gli atleti -, impone agli atleti di viaggiare per il mondo, presupponendo momenti di quarantena per limitare eventualmente possibilità di contagio. Anche per questo motivo, l'esposizione del numero 2 al mondo (solo dietro a Novak Djokovic) deve essere intesa come un segnale del pensiero di molti tennisti: la sicurezza deve essere al primo posto e, fino a che non si troverà una cura o una soluzione universale, gli spostamenti dei tennisti in giro per il mondo possono garantirla. In attesa di nuovi aggiornamenti dall'ATP e dalla WTA, il messaggio di Nadal arriva forte e chiaro.