Se ti sai ascoltare riesci a scoprire come nutrire meglio il corpo. Rendendolo più sano, potente e dinamico. Elena Casiraghi – L’alimentazione non è competizione – Cairo RCS MediaGroup – Pag. 256 – Euro 17.00.
di Giuliano Orlando
Linus nella prefazione dice: “Dopo la chiusura di una carriera da calciatore del lunedì, rottura di un legamento, ho scelto di aprire le porte con tutto quello che ha a che fare con la fatica: corsa, bici e nuoto. Senza imparare a risparmiarmi, col risultato che il benessere che mi ha dato lo sport nel primo decennio l’ho pagato con infortuni vari dopo. Però ho imparato a mangiare, le diete troppo fiscali non servono, che il cibo è nostro amico, che la pigrizia ci fa mangiare male, che occorre leggere le etichette. E in mezzo a mille apprendisti stregoni, ho trovato gente come Elena, che ha il dono della semplicità nel comunicare. Come dire, se lo capisco io…” Elena Casiraghi è stata atleta (canottaggio e triathlon) e si è laureata in Scienze Motorie, specializzandosi nell’Attività Fisica Nutrizione e Benessere. Il suo libro diventa lo strumento che mette a disposizione del pubblico, per far capire che alimentarsi non è una gara, semmai il contrario. Cercando di capire come funziona il nostro il cervello per creare la giusta strategia, quella di fare dell’alimentazione una compagna di vita positiva, un’amica. A questo punto l’autrice entra nei dettagli di come e cosa scegliere, ogni volta che ti siedi a tavola. Il pranzo da dividere in tre parti uguali: le proteine, ovvero carni bianche (pollo, tacchino, coniglio o pesce), ma puoi anche variare con fonti vegetali, quindi verdura di stagione e infine, i carboidrati, meglio se integrali e a chicco. Puoi sgarrare? Capita e devi farne tesoro. A tutto c’è rimedio, purché non diventi abitudine. Anche la pizza, rientra nello sgarro veniale. Scopri anche l’effetto del caffè, meglio della caffeina, come viene metabolizzata. Impariamo ad alimentarci fuori casa, a capire cibi negativi e positivi. Fai fatica a dimagrire? Parlane col tuo intestino. Come si fa? Leggi a pagina133, e avrai la risposta. Imparare a muoversi è importante e non si apprende subito. Devi chiedere risposte al tuo corpo, che te le fornirà meglio di qualsiasi esame. Aiutati col tapis roulant, svolgi esercizi al corpo libero, con piccoli attrezzi. Otterrai risultati altamente positivi, tramutando la fatica in divertimento. Ci sono altri cento consigli e informazioni, mi limito ai meno impegnativi. Non restare seduto al computer oltre un’ora, bastano pochi minuti di movimento, una passeggiata da una stanza all’altra, qualche flessione e potrai riprendere con minori rischi per l’aumento nel flusso sanguigno di acidi grassi, i trigliceridi in particolare. Il sonno aiuta? Certamente, esso rappresenta un fattore della prestazione agonistica, ma anche in questo caso dipende da come si dorme. In particolare serve a fissare nella mente dati appresi nella giornata. Per chiudere, la ricetta per la conquista della felicità. Intanto va allenata, e lo si fa, conquistandola giorno per giorno, sentendosi in sintonia con noi stessi. Buona lettura.
Articolo di Giuliano Orlando