Chi c'era, è pronto a giurare che come lui non ne nasceranno più, e che il vuoto che Enzo Ferrari ha lasciato resterà incolmabile. Chi non c'era invece si trova di fronte ad una figura mistica, leggendaria, unica, appartentente ad un passato che oggi, a trent'anni esatti dalla scomparsa, torna prepotentemente presente, perchè la ricorrenza è troppo importante per passare inosservata.
Perchè del resto è come se la Ferrari compisse oggi 30 anni, il lasso di tempo da quando è stata lasciata dal padre per iniziare a camminare da sola, partendo dai primi, traballanti passi senza più la mano del suo fondatore a sorreggerla per poi avviarsi verso una maturità gloriosa, non senza aver ingoiato quei bocconi amari ed aver superato quelle sfide che tutti nella vita prima o poi incontriamo. E 30 anni dopo, di fronte alla memoria del padre, vorrebbe chiedergli se è orgoglioso di lei, se ha continuato a renderlo felice anche senza di lui. La risposta è sicuramente sì, tra un reparto corse che è in piena lotta per il titolo mondiale di F1 ed il settore stradale che continua a macinare vendite, soldi e record di ogni genere, a sottolineare che quelle basi, quelli'impostazione votata al lavoro ed al sacrificio che il padre Enzo le aveva lasciato, non è andata perduta.
Sì, Enzo sarebbe orgoglioso di questa sua figlia, senza dubbio. E sarebbe felicissimo nel constatare che i suoi insegnamenti, le sue lezioni sono rimaste appese alle mura di uno stabilimento che a Maranello è rimasto ma che da quel 1988 è cresciuto, forse anche oltre le più rosee aspettative del suo illustre fondatore. E vedere che la cultura del lavoro, la consapevolezza di far parte di un mito e non di una casa automobilistica qualunque, insieme all'orgoglio ed al privilegio di indossare qualcosa di rosso con sopra il Cavallino Rampante per coloro che vi lavorano, è sicuramente la cosa più bella che Enzo potesse chiedere per il futuro della sua amata scuderia.
Il tempo passa così come passano le persone, ma la Ferrari resta. Così come resta una macchia indelebile di Enzo Ferrari, se è vero che oggi la scuderia, pur se andata avanti per tre decenni senza di lui, continua ad essere a sua immagine e somiglianza. Forse è vero che passano le persone, tranne una: Enzo Ferrari da Modena.