La redazione di Datasport ha intervistato in esclusiva Marco Bezzecchi che correrà in MotoGP nel 2022 con la Mooney VR46 Racing Team.
Allora Marco, raccontaci un po' come sono andati i primi test, da quelli per i Rookie ai test con tutti a Sepang e Mandalika, com'è correre con una MotoGP?
"Sono contento anche se sono state delle giornate molto impegnative. Tanto carico di lavoro e poi delle temperature davvero alte, soprattutto in Malesia. Sono soddisfatto, a Sepang ho girato per 5 giornate consecutive e questo mi ha aiutato molto a prendere il ritmo in sella alla Ducati e a contenere il distacco dai primissimi. Bene anche a Mandalika, ho fatto altri progressi e ho chiuso come miglior Rookie. Anche in squadra l’atmosfera è positiva, molti tecnici per me sono nuovi e non posso lamentarmi: ci siamo divertiti". Quest’anno in MotoGP farai parte della categoria Rookie, pensi di poter portare a casa il titolo di Rookie of the year? Nella presentazione di Gresini, è emerso che l’obbiettivo di Di Giannantonio è di vincere il titolo di Rookie, tu hai già corso con lui l'anno scorso, pensi che sia lui il tuo sfidante al titolo? Cosa ti aspetti da questo tuo primo anno in MotoGP?
"E’ normale che da debuttante il primo obiettivo sia quello, ma non ho fretta. Voglio fare un bel lavoro con il Mooney VR46 Racing Team, continuare a lavorare sodo con Ducati e adattarmi al meglio alla moto e alla nuova categoria. Sono felice di questa opportunità, correrò con i piloti più forti del Mondo e che vedevo alla TV, voglio fare bene e divertirmi allo stesso tempo. Marco, tu fai parte anche della VR46 Riders Academy, com'è il legame con gli altri ragazzi. Chi è giá in MotoGP come Pecco e Luca ti hanno giá dato qualche consiglio? Quanto ti aiuta allenarti al Ranch con Vale e i ragazzi?
"Con Luca, Pecco e tutti gli altri ragazzi dell’Academy ci conosciamo da anni. Ci alleniamo insieme in pista e in palestra, abitiamo tutti nella stessa zona e condividiamo tantissimo del nostro tempo insieme. Ovviamente ci diamo consigli l’uno con l’altro soprattutto Franco, Pecco e Luca che sono i piloti più esperti. Poi allenandoci insieme, non solo al Ranch, riusciamo a tenere sempre un livello di competitività molto alto e questo è il miglior allenamento per noi". Un’ultima domanda: come mai il numero 72, cosa rappresenta per te?
"Ho sempre corso con il 12, il mio giorno di nascita. Con il passaggio poi dalla Moto3 alla Moto2, il 12 era occupato da un altro pilota, Luthi, e ho scelto il 72 perché il 7 graficamente è molto simile all’1 e dentro il mio 7 ho quindi poi fatto disegnare un 1".
Intervista di Tommaso Baldelli