Ora che, forse, abbiamo fatto pace con la sua morte, possiamo cercare di ripercorrerne i passi, perché il modo in cui Diego Armando Maradona ha esordito è speciale esattamente come è stato speciale l'uomo e, per gli straordinari motivi che tutti conosciamo, il calciatore. Non ci prefiggiamo di darvi delle nuove informazioni, dato che ormai tutto è stato detto e scritto, fiumi di inchiostro che hanno talvolta provato a offuscare una stella che brillerà sempre nel firmamento degli eterni. Non importa, noi proveremo ugualmente a fare i primi passi con lui, portando indietro il nastro del tempo, fino al 1976. Se volete scoprire come El Pibe de Oro ha iniziato la sua corsa verso l'eternità, non vi resterà altro che seguire con attenzione le prossime righe.
1976: COME HA ESORDITO MARADONA?
Tanto per cominciare, parliamo di età: il numero 10 più famoso al mondo ha esordito a 16 anni nella squadra dove allora militava, l'Argentinos Juniors, una squadra di Buenos Aires (con meno fasti e fama delle più celebri Boca Juniors e River Plate). La data da scolpirci nella memoria è il 20 ottobre 1976: L'Argentinos si scontra con il Talleres, altra squadra di Prima Divisione. Termina il primo tempo sul risultato di 1-0 per la squadra ospite, ed è in quel preciso momento che l'allenatore della squadra di Buenos Aires chiama un giovanissimo Maradona dalla panchina, con queste parole: " Vai Diego, gioca come sai". E come giocava, Maradona, lo sappiamo tutti. Certo, non ancora avvezzo ai grandi match, ma di certo con un talento straripante che non vedeva l'ora di mettere al servizio della squadra: la partita non cambiò di risultato, ma il nostro si prodigò in una serie di passaggi che lo misero in luce, non ultimo /anzi, primo!) un tunnel che fece al primo avversario che incpntrò sul campo, Juan Cabrera. Non perdeva tempo, insomma. Meno di un mese dopo, ecco i suoi primi gol: una doppietta al San Lorenzo, in uno stadio che oggi porta proprio il suo nome, così come quello di Napoli (poteva essere altrimenti?). Nel 1978, quando ha soli diciotto anni, ecco che diventa capocannoniere del campionato argentino con 22 reti, tra le quali una vera perla, segnata da centrocampo subito dopo il fischio di inizio dell'arbitro.
LA MORTE DEL MITO
Come sappiamo, il 25 novembre del 2020 Maradona ha salutato questa vita. Da quel momento, una folla di cuori unita sull'asse Buenos Aires/Napoli ne ha ricucito la memoria. Non solo: anche il mondo delle scommesse sportive non si è tirato indietro, proponendoci delle scommesse speciali per la giornata dello scorso 29 novembre, in occasione del match tra Napoli e Roma. Quote maggiorate per un lungo periodo di tempo e tante altre occasioni sono piovute su coloro i quali, con il cuore pesante per la morte di un signore del pallone, avrebbero deciso di piazzare una puntata su una delle due squadre.