Gli Esports sono ormai una realtà consolidata. Da anni si sente parlare di giocatori che si divertono con i videogame a livello professionistico e, complice il boom di Internet, il fenomeno è esploso espandendosi facilmente a macchia d’olio. Fino a qualche decennio era necessario sfogliare qualche rivista di settore per scoprire di tornei a colpi di gamepad che si svolgevano dalle proprie parti. Oggi è diventato tutto più immediato e grazie a Youtube e a Twitch sono decine i gamer che si fanno conoscere al grande pubblico. Insomma, si è inventato quasi dal nulla un nuovo mestiere e siamo arrivati al punto che i giocatori più bravi vengono anche ingaggiati per rappresentare le società sportive, sognando di partecipare un giorno alle Olimpiadi.
Tra giocatori e spettatori, nel 2012 erano in 134 milioni a occuparsi assiduamente degli Esports. Nel giro di pochi anni il dato è aumentato di quasi il 200%. Non tutti seguono con serialità le gesta dei più famosi gamer, non mancano gli spettatori occasionali, ma anche questi ultimi producono numeri incredibili: si pensi che nel 2020 ben 435 milioni di persone hanno assistito almeno una volta a una sessione di Esports. Siamo ormai prossimi al mezzo miliardo di appassionati, un traguardo che dovrebbe essere raggiunto entro il 2024.
Tra i giochi più gettonati figura League of Legends, con una trentina di milioni di ore visualizzate in tutto il mondo nell’ultimo anno solare. Bene anche Counter-Strike Global Offensive con una ventina di milioni di ore, mentre Rocket League si ferma sulla decina. Rainbow Six Siege, Valorant, Age of Empires II sono altri titoli piuttosto seguiti. Curiosamente, il celeberrimo FIFA non raggiungerebbe nemmeno i 2 milioni di ore di visualizzazioni: d’altro canto stiamo pur sempre parlando di simulazioni calcistiche, niente di veramente nuovo rispetto alle partite vere e proprie. Sono il senso dell’esplorazione e dell’avventura ad animare gli amanti degli Esports, sempre curiosi di capire come si comporterà il loro gamer preferito di fronte alle difficoltà e agli imprevisti.
Al giorno d’oggi il gaming prevede una competitività elevata su ogni fronte. Anche su una piattaforma di poker online è possibile imbattersi in lunghe competizioni ufficiali. Internet ha messo in comunicazione i giocatori di tutto il globo e condividere le proprie passioni digitali è diventato estremamente più semplice. Le software house l’hanno intuito e non tardano a sfornare annualmente nuovi titoli, trovando terreno fertile nel solco creato anni fa dai titoli più famosi, che conoscono ancora dei sequel o degli spinoff. Che si tratti di un videogame o di un gioco di carte, con la rete sono in tanti a sognare il professionismo.
In attesa di capire che ruolo potrebbero ricoprire gli Esports ai Giochi Olimpici, le mete ultime dei gamer rimangono gli eventi come il World Cyber Games, l'Electronic Sports World Cup e il DreamHack. L’intero mercato dei giochi elettronici si è trasformato radicalmente nell’ultimo decennio. I videogame producono un indotto di oltre 150 miliardi di dollari all’anno e hanno iniziato ad abbracciare nuove tipologie di giocatori, compresi i padri di famiglia e le ragazze in età scolare. Nella sola Italia i dati sul mercato parlano di un fatturato di 2 miliardi di Euro