Il meglio e il peggio del calcio estero. Datasport ha selezionato i top e i flop dai campionati europei.
TOP:
1) Mario Balotelli: entra in campo al 60' di Manchester City-Everton, e sblocca dopo 8 minuti una sfida fino a quel momento inchiodata sullo 0-0. Non si ferma qui e fino alla fine del match sfoggia tutto il suo repertorio, deliziando i tifosi dei citizens presenti all'Ethiad Stadium, e cosa più importante non commette nessuna delle sue famose bravate da bulletto. Se SuperMario sarà sempre disponibile a sfruttare al meglio il minutaggio offertogli da Roberto Mancini, potrà essere l'uomo giusto per risolvere tante partite dei citizens.
2) Javier Pastore: a Parigi stanno iniziando a lustrarsi gli occhi con le giocate del Flaco. Una sua doppietta stende il Montpellier, e il Psg vola al primo posto della Ligue 1. Dalle parti della Torre Eiffel le domande sulla folle spesa per portare l'argentino in Francia non si sentono più, ora per l'ex fantasista del Palermo solo cori.
3) Schalke 04: l'addio di Ralf Rangnick, a causa di problemi di depressione, poteva far crollare il club biancoblù. Invece Raul e compagni hanno subito risposto sul campo, battendo il Friburgo con un largo e convincente 4-2. Il modo migliore per voltare pagina e iniziare l'era di Josef Eichkorn alla guida della squadra.
FLOP:
1) Manchester United: i Red Devils si fermano sul più bello. Dopo 5 vittorie consecutive i ragazzi di Alex Ferguson non riescono ad andare oltre l'1-1 al Britannia Stadium, covo dello Stoke City. Non è il caso di fare alcun dramma, ma la truppa di baldi giovani dello United ha patito l'assenza di Wayne Rooney, un leader la cui presenza in campo è imprescindibile.
2) Angel Di Maria: si fa espellere per somma di cartellini gialli nel corso di Real Madrid-Rayo Vallecano. La sua ingenuità poteva costare cara alle Merengues di Mourinho, ma i Blancos in 10 si esaltano e travolgono gli avversari con un tennistico 6-2. La prossima volta l'argentino starà più attento...
3) Atletico Madrid: dopo i due 4-0 rifilati a Santander e Sporting Gijon, arriva una fragorosa caduta al Camp Nou, un 5-0 senza appello. D'accordo, davanti c'era il Barcellona dei fenomeni, ma una sconfitta così larga pesa sempre, indipendentemente dall'avversario.