"L'Italia è un Paese strano. Qui chi urla di più, chi fa più casino ha ragione e viene rispettato". Parola di Samuel Eto'o: il camerunese vive in Italia da poco più di un anno ma sembra essersi già fatto un'idea precisa del Belpaese. "Voi italiani amate complicarvi la vita - dice l'attaccante dell'Inter in un'intervista a 'Sette' il edicola il 17 marzo - l'anno scorso l'Inter ha compiuto un'impresa storica vincendo il 'triplete', eppure si è quasi parlato di più dei problemi del mio fratellino Balotelli che dei trofei vinti".
Eto'o il 17 marzo ha organizzato con la sua fondazione una serata benefica in favore dei bambini del Camerun alla quale parteciperanno, tra gli altri, Bill Clinton, Josè Mourinho e Francesco Totti. L'attaccante dice la sua anche sulle rivolte popolari scoppiate di recente nell'Africa del Nord: "L'Egitto, la Tunisia e la Libia chiedono democrazia, lavoro e libertà - è il commento del camerunese - tutto deve accadere nell'interesse di quei popoli e non di quello dei poteri stranieri. Gli sbarchi a Lampedeusa? Chi non è mai stato in Africa non può capire a che livello è arrivata la disperazione degli africani. Non ce l'ho con gli italiani che hanno paura di vedersi portato via il lavoro ma con chi non fa nulla per risolvere il problema, i governi africani come i governi occidentali. Senza dimenticare la cooperazione: le onlus raccolgono tanto denaro ma tutti questi soldi in Africa non si vedono".