"E' meglio soffrire per poi gioire, che illudersi e poi morire". Da Facebook, Gigi Buffon si affida a questo slogan per esprimere la soddisfazione, a mente fredda, dopo l'impresa di Varsavia nella semifinale contro la Germania. Domenica a Kiev la squadra di Prandelli cercherà di strappare alla Spagna il titolo europeo. "Siamo lì ragazzi...siamo lì tifosi...siamo lì gente... - scrive il portiere e capitano azzurro - lo stiamo facendo per noi stessi, ma anche per voi, per voi che mi emozionate e mi portate via due ore al giorno per vedere su youtube le piazze in festa, per voi che non ci avete mai abbandonato, per voi che avreste onorato la nostra maglia nella medesima misura in cui la stiamo onorando noi...ma anche per il Sogno".
"Però stiamo ancora compatti e vigili, nulla è stato conquistato se non l'aver ridato dignità e gioia al nostro Paese - aggiunge Buffon -. In questi momenti mi piace rievocare lo striscione che lessi da ragazzo, quando Supertifo era ancora un mensile che collezionavo e custodivo con accesa gelosia; l'avevano scritto i tifosi foggiani e diceva così: 'E' meglio soffrire per poi gioire, che illudersi e poi morire'. Questa è anche la motivazione della piccola arrabbiatura del post-gara di ieri sera", conclude il portiere azzurro che al triplice fischio finale, a differenza dei compagni di squadra, non ha festeggiato la qualificazione alla finale di Kiev, ma ha raggiunto gli spogliatoi scuro in volto per le troppe occasioni fallite dagli attaccanti azzurri nei minuti finali.