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Le formazioni ufficiali:
ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Abate, Barzagli, Chiellini, Balzaretti; De Rossi, Pirlo, Marchisio; Thiago Motta; Di Natale, Cassano. All. Prandelli.
IRLANDA (4-4-2): Given; O'Shea, Dunne, St Ledger, Ward; Duff, Whelan, Andrews, McGeady; Doyle, Keane. All. Trapattoni.
Ci siamo: a Poznan, nell'ultima giornata del gruppo C di Euro 2012, l'Italia non può permettersi alcun errore. Deve solo vincere e sperare. Sì, perché agli azzurri non basterebbe battere l'Irlanda di Giovanni Trapattoni, già eliminata, se nell'altra gara, Croazia e Spagna, pareggiassero 2-2. Il pericolo 'biscotto', come successe già agli Europei del 2004, esiste, però croati e iberici hanno garantito massimo impegno per conquistare il primo posto nel girone. Il ct azzurro Cesare Prandelli opererà dei cambi, di modulo - dal 3-5-2 al 4-3-1-2 - e di uomini - Barzagli, Abate, Balzaretti e Di Natale per Bonucci, Maggio, Giaccherini e Balotelli.
L'Eire del Trap, pur essendo già fuori, non farà sconti e farà di tutto per chiudere nella maniera migliore il proprio Europeo. Inoltre, la mentalità anglosassone non prevede regali o qualsiasi tipo di accordo, e quindi sarà tutt'altro che scontata una vittoria degli azzurri. Per quanto riguarda la formazione, Trapattoni ha confermato McGeady sulla fascia sinistra e Doyle in attacco.
Prandelli: "Chiedo cuore e volontà"
Cesare Prandelli affronterà questa sera la partita più importante della sua carriera da allenatore: "C'è serenità, sappiamo di aver lavorato e bene - afferma il commissario tecnico -. C'è anche la consapevolezza che si tratta di una gara decisiva per il presente e per il futuro, vogliamo giocarcela come piace a noi, con coraggio, determinazione, con il carattere che ha sempre contraddistinto questa squadra".
Difesa a tre o a quattro, sì o no al trequartista. Non sono stati tutti dissipati i dubbi sulla formazione titolare che affronterà la squadra di Trapattoni: "Non è un problema di modulo, ma di volontà, di cuore - prosegue Prandelli -. Troppe tensioni e pressioni? E' anche giusto, ma serve magari ogni tanto dell'ironia. A volte siamo criticati prima di aver pensato qualcosa".