"La Germania è molto forte, ma nessuno è invincibile. L'Italia non ha il braccino corto, cresce e giocherà con coraggio per attaccare". Dopo la vittoria ai rigori contro l'Inghilterra a Kiev, il ct della Nazionale Cesare Prandelli inizia a concentrarsi per la semifinale di giovedì a Varsavia contro i tedeschi, che finora hanno vinto tutte le partite a Euro 2012. La squadra di Loew, avendo giocato il suo quarto di finale contro la Grecia venerdì, arriverà al big match decisamente più riposata degli azzurri:
"Abbiamo poco tempo per recuperare, due giorni in meno rispetto alla Germania sono tanti - dice Prandelli -. Giocare una semifinale con tale disparità non è sinonimo di spettacolo e l'Uefa dovrà affrontare il problema del calendario nel prossimo torneo. Dobbiamo mettere in campo una squadra atleticamente viva, ci sarà da lottare. Se prepariamo bene la partita, non ci sono squadre invincibili. Spagna e Germania sono veramente forti, ma tutti in qualche momento concedono qualcosa. La preparazione del match deve riguardare anche i particolari. Possiamo fare la nostra partita, abbiamo questa consapevolezza: sappiamo di dover rischiare, preferisco subire un gol in contropiede".
Italia-Germania è un grande classico del calcio europeo e mondiale e il commissario tecnico azzurro porta nel cuore una sfida in particolare: "Il 4-3 del '70 per noi ragazzi di 14 anni era la Partita. Ricordo che la vidi in tv con mio padre, è stata la più grande emozione che ho avuto dal calcio". Nel match contro l'Inghilterra l'unico azzurro apparso sotto tono è stato Antonio Cassano, ma Prandelli non è d'accordo: "Doveva trovare spazi, ma era difficile perché gli inglesi giocavano in 15 metri, ma nonostante questo è andato al tiro tre volte e ha fatto due assist importanti. Ovviamente dopo la lunga inattività può pagare qualcosa a livello di ritmo partita, lui lo sa, ma averne di giocatori con questa qualità anche per 40-50 minuti". Promosso anche Mario Balotelli: "Mi è piaciuto molto, doveva portare fuori i due difensori centrali e lo ha fatto. Sulle quattro o cinque occasioni, lui c'è sempre stato: sono mancati un po' di fortuna e lucidità, ma la sua prova è molto, molto sufficiente.
Nella conferenza stampa del quartier generale azzurro a Cracovia, c'è spazio anche per le polemiche. Questa Italia, che alla vigilia dell'Europeo veniva data per spacciata, sta facendo strada a suon di prestazioni convincenti. Per Prandelli è tempo di replicare: "Mi piace tenere tutti i sassolini nelle scarpe, così ricordo meglio. Non so se ora qualcuno salirà sul carro. Siamo bravi nel tackle, e diamo anche qualche calcione".