Lo scorso 13 novembre, nella tragica serata degli attentati terroristici che misero in ginocchio Parigi, perse la vita anche Manuel Dias. L'uomo - portoghese di nascita ma francese d'adozione - era alla guida di un pullman che stava trasportando alcuni tifosi verso lo Stade de France dove era in programma l'amichevole Francia-Germania. A otto mesi da quella tragedia e alla vigilia della finalissima di Euro 2016 tra Portogallo e Francia Michael Dias, il figlio di Manuel, ha scritto una toccante lettera rivolgendosi al papà che non ha più: "Al risultato della semifinale ho subito pensato a te, papà - le sue parole -. Domenica a Saint Denis i tuoi due Paesi si affronteranno a qualche metro da quella porta D dove hai perso la vita. Io non sono ancora in grado di tornarci, ma mi consolo pensando che almeno tu vedrai la partita da un posto speciale. Te ne sei andato davanti allo Stade de France e questa finale riapre con forza il dramma che abbiamo vissuto".
"Eri appassionato di calcio - prosegue il ragazzo - e sono certo che questo Francia-Portogallo sarebbe stata una grande serata per te. Nato in Portogallo avevi scelto la Francia come paese d'adozione ed eri la prova vivente che l'integrazione è possibile. Tu avevi amici di ogni nazionalità, tu sapevi come rispettare l'identità di ognuno. Per te la Francia era il denominatore comune di tutti noi ed è questa immagine di tolleranza che mi rimane. Per questa finale che riunirà giocatori di origini francesi, portoghesi o africane, vorrei condividere un messaggio di rispetto. Abbiamo la fortuna di vivere in un paese come la Francia nel quale, nonostante le difficoltà, le nostre vite si incrociano e si arricchiscono grazie a questa mescolanza. Siamo fieri di farne parte, non facciamo che gli interessi di qualcuno ci convincano del contrario".