E’ festa grande a Budapest dove l’Ungheria, battendo 2-1 la Norvegia nel ritorno dei playoff, centra una storica qualificazione alla fase finale degli Europei, traguardo che non raggiungeva dal 1972. I magiari, che avevano vinto 1-0 anche il match d’andata, hanno concesso il bis grazie a una prodezza di Priskin (14’) e a una rocambolesca autorete di Henriksen (83’). Inutile per i norvegesi il gol della bandiera dello stesso Henriksen all’87’.
La notizia è che l’Ungheria torna nel grande calcio. Finalmente, verrebbe da dire, perché i magiari non partecipavano alla fase finale di torneo internazionale da trent’anni, ovvero dai Mondiali di Messico ’86 quando vennero eliminati nella fase a gironi. Da quel momento in poi una crisi di risultati che sembrava infinita, prima della doppia vittoria sulla Norvegia che scaccia i fantasmi e restituisce al calcio che conta una della Nazionali più importanti al mondo per fascino e tradizione.
A Budapest l’equilibrio dura meno di un quarto d’ora: al 14’ Priskin entra in area dalla sinistra, si accentra e lascia partire uno splendido destro a giro che si insacca sotto l'incrocio sul palo più lontano. La Norvegia accusa il colpo e sbanda a più riprese salvo sfiorare l’1-1 al 45’ con un colpo di testa di Hovland che finisce sul palo. Gli scandinavi cambiano marcia nel secondo tempo ma sulla loro strada trovano un superbo Kiraly che, a 39 anni, si conferma per l’ennesima volta il leader della squadra allenata da Storck. L’Ungheria è spietata: prima colpisce una traversa con lo scatenato Dzsudzsak, poi all’83’ raddoppia: corner di Bode, goffa deviazione di Henriksen che manda il pallone sul palo, Nyland prova a respingere il pallone ma non può evitare che oltrepassi la linea bianca. E’ il gol che di fatto fa esplodere la festa sulle tribune della Groupama Arena. La Norvegia non ci sta, accorcia le distanze all’87’ con lo stesso Henriksen ma ormai non c’è più tempo per la rimonta. Dopo tre minuti di recupero l’arbitro spagnolo Velasco Carballo manda tutti sotto la doccia: l’Ungheria stacca il biglietto per la Francia, la Norvegia resta a casa.