L'Italia può far festa. La Nazionale di Antonio Conte sconfigge 3-1 l'Azerbaigian a Baku e trova i tre punti necessari per qualificarsi matematicamente, e con un turno d'anticipo, agli Europei francesi della prossima estate: allo stadio Olimpico decidono le reti di Eder, El Shaarawy e Darmian, alla squadra di Prosinecki (già fuori dai discorsi qualificazione) non basta il momentaneo pari di Nazarov. L'Italia sale a 21 punti in nove gare e mette in cassaforte anche il primo posto nel Girone H: la Croazia non può più raggiungerci, basterà un pari a Roma contro la Norvegia.
Conte schiera l'Italia con un 4-4-2 con El Shaarawy e Candreva sugli esterni a dare supporto alla coppia offensiva composta da Pellé ed Eder. Gli azzurri partono forte e all'11' sono già in vantaggio: lancio col contagiri di Verratti, Eder s'inserisce alla perfezione e batte sotto le gambe il portiere azero Agayev. La Nazionale sembra in totale controllo della sfida, ma al 31' i fedelissimi Chiellini e Bonucci tradiscono Conte: il livornese liscia su un passaggio in profondità, il compagno di reparto colpisce male di testa e consegna la sfera a Nazarov, che tutto solo fa 1-1 col destro. L'Italia schiuma rabbia e dopo un paio d'opportunità trova il nuovo vantaggio con una meravigliosa azione al 43': Eder filtra per Candreva, che vede l'inserimento a centro area di El Shaarawy e gli consente di depositare in rete a porta vuota. Si va al riposo sul 2-1.
Anceh in avvio di ripresa l'Azerbaigian si dimostra squadra tutt'altro che irresistibile, ma ci mette cuore e grinta: l'Italia addormenta la sfida per il primo quarto d'ora, poi è una clamorosa occasione per Eder, che vede il suo pallonetto respinto sulla linea da Huseynov, a svegliare gli azzurri. Il 3-1 arriva al 65' con una grande giocata di Darmian: anticipo secco sulla trequarti e destro al fulmicotone che trova impreparato il portiere azero Agayev. I padroni di casa ci provano per la restante mezzora con l'orgoglio, ma gli azzurri sono bravi a gestire senza grossi patemi: all'88' la squadra di Prosinecki resta anche in dieci per l'espulsione di Huseynov, che trattiene Giovinco lanciato a rete. Sulla punizione successiva l'attaccante del Toronto centra la traversa: è l'ultima emozione della gara.
Per la nona volta (la sesta consecutiva) l'Italia si qualifica dunque alla fase finale degli Europei. Obiettivo centrato per Antonio Conte, che in nove gare di qualificazione non ha mai perso: 6 vittorie e 3 pareggi con 14 gol fatti e 6 subiti. Un ruolino di marcia quasi perfetto, anche se per essere protagonisti in Francia serve lavorare ancora molto. Per Conte, uno che col lavoro ha centrato tutti i traguardi della carriera, non è certo un problema: intanto ci basta essere certi che in Francia risuonerà l'inno di Mameli. E che l'Italia potrà dare la caccia ad un titolo che manca dal lontano 1968.