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Il cuore non basta. A Desio, nella sesta giornata della fase a gironi di Eurolega, Milano perde 80-74 (Hickman 14; Brooks 17) contro il Fenerbahce del santone Obradovic e dice addio alle possibilità residue di lottare per il terzo posto nel Gruppo C. Problemi alla schiena per capitan Gentile che resta negli spogliatoi all'intervallo lungo. Le buone notizie per l'EA7, in ottica Top 16, sono le sconfitte interne di Bayern e Turow contro Barcellona e Panathinaikos.
Match difficilissimo, lo si capisce sin da subito: nei primi due quarti il basket del Fenerbahce è di qualità elevatissima, e solo i tanti errori dalla lunetta non consentono ai turchi di scappare. La tattica di Banchi è ben chiara: contrastare i lunghi dell'Ulker in ogni modo, se necessario anche con le cattive. Strategia che riesce a metà: perché se è vero che l'Olimpia riesce a limitare Vesely, Zoric e compagnia cantante, è altrettanto palese che l'EA7 si carica di falli (Hackett al 12' ne ha già 3, stessa cosa per Moss al 20'). Il Fenerbahce ha percentuali spaventose nel tiro da 2, Milano compensa in qualche modo con la precisione da 3: Moss è sugli scudi e piazza un micidiale 3/3 dall'arco, Kleiza è piuttosto avulso dalla manovra ma chiude i primi due quarti con 2/2 dalla distanza. All'intervallo lungo è 37-44 per i turchi, Olimpia in scia.
Milano esce dagli spogliatoi senza Gentile , che dopo i sei punti del primo tempo si arrende al mal di schiena. La tripla di Samuels in apertura di terzo periodo illude Desio, il Fenerbahce invece non se ne cura e continua a macinare un gran basket portandosi sul 52-40 con la schiacciata di Erden. La tripla di un Bogdanovic sin lì in ombra sembra un pessimo segnale per i meneghini, che invece trovano 7 punti in fila da un confusionario ma volitivo Brooks. L'ingresso di Cerella garantisce intensità in difesa, ma dopo l'invenzione dell'arbitro che fischia allo stesso argentino un tecnico per flopping su Bogdanovic arriva la mazzata di Goudelock sulla sirena che vale il 49-62 all'ultima sosta.
L'Olimpia apre il quarto quarto con un 6-0 di parziale targato Brooks-Hackett-Samuels, ma la tripla di Preldzic ricaccia indietro i padroni di casa. Sale in cattedra Hackett, che acquisisce fiducia dall'arco e piazza le due bombe del - 4 sul 63-67. Sono i rimbalzi difensivi a tradire l'EA7, che sbaglia un paio di tagliafuori e subisce la tripla spaccagambe di Hickman del 72-63. Il cuore della squadra di Banchi, che inserisce un quintetto insolitamente basso, è enorme: Milano regge con le invenzioni di Brooks e arriva a 20" dalla sirena con la possibilità di portarsi a due punti dagli avversari. Cerella fa 1/2 dalla lunetta, Bjelica dall'altra parte non sbaglia e le speranze dell'Olimpia si spengono con il tentativo forzato di Hackett. Finisce 80-74 per il Fenerbahce, che replica la vittoria dell'andata e consolida il secondo posto in coabitazione col Panathinaikos. Per l'EA7 la strada è tracciata: si giocherà la qualificazione alle Top 16 contro Bayern e Turow.