Grande spettacolo ma tante polemiche nelle due semifinali d'andata di Europa League. All'Emirates è dominio Arsenal per tutta la gara, complice anche l'espulsione per doppio giallo dopo soli 10 minuti di Vrsaljko, che fa infuriare Simeone, anche lui allontanato subito dal campo. I Gunners, dopo svariate occasioni, riescono a far crollare il muro dell'Atletico Madrid soltanto al 61' con il grande colpo di testa di Lacazette. Gli inglesi continuano ad attaccare a testa bassa ma non riescono a trovare il raddoppio, evitato da un paio di miracoli di Oblak, e così all'82' arriva dal nulla il pareggio di Griezmann che parte da solo in contropiede e sfruttando l'erroraccio di Koscielny trova l'1-1 con un morbido scavetto. Per il francese è il 27esimo gol stagionale, il 6° in Europa che lascia Wenger, alla sua ultima pachina europea all'Emirates dopo 22 anni di carriera, impietrito mentre Simeone esulta come un pazzo in tribuna, sapendo di aver riaperto una qualificazione che sembrava tutta in salita.
Nell'altra semifinale il Marsiglia piega 2-0 in casa il Salisburgo, che aveva eliminato la Lazio nel turno precedente. I francesi, davanti ai 69mila del Velodrome, partono a razzo e al 15' sono già avanti grazie al colpo di testa di Thauvin. O meglio al colpo di mano del numero 26 che sulla punizione di Payet schiaccia la palla sul suo braccio prima che entri in rete. Nessuno se ne accorge e il gol viene quindi convaliditato. Il Salisburgo prova a reagire, ma le occasioni migliori sono ancora del Marsiglia, che trova il raddoppio al 63' con il neontrato N'Jie (in campo da meno di 3 minuti). Il camerunense riceve l'ennesimo assist di Payet e con il piatto destro supera Ramalho. Nel frattempo agli ospiti viene negato almeno un calcio di rigore, dopo due episodi molto dubbi nell'area dei padroni di casa. E se non è l'arbitro a negare il possibile gol degli ospiti, ci si mette la sfortuna con Gulbrandsen che nel finale colpisce in pieno il palo a pochi passi dalla porta. Rudi Garcia tira un sospiro di sollievo, la finale di Lione è sempre più vicina.