Manifesta inferiorità. L'Inter perde 3-0 a Tottenham negli ottavi d'andata di Europa League al termine di un match dominato in lungo e in largo dagli inglesi. A Londra decidono Bale, Sigurdsson e Vertonghen, per i nerazzurri due occasioni clamorose fallite da Alvarez e Palacio. Nel ritorno di San Siro servirà un'autentica impresa.
Stramaccioni lascia a sorpresa Palacio in panchina e si affida a Cassano unica punta, con Alvarez, Pereira e Kovacic alle sue spalle. Anche Villas Boas opta per il 4-2-3-1, con Gareth Bale libero di svariare su tutto il fronte offensivo. E' proprio il gallese al 6' a sbloccare il risultato con un perfetto colpo di testa su cross da sinistra di Sigurdsson. Inter subito in bambola e Tottenham che, sulle ali dell'entusiasmo, prima sfiora il raddoppio con Defoe bloccato da Handanovic, poi lo realizza al minuto 18 grazie a Sigurdsson che spinge in rete una respinta corta del portiere sloveno. In campo ci sono solo gli Spurs, ma al 43' i nerazzurri hanno l'occasione di riaprire la partita: Alvarez si presenta tutto solo davanti a Friedel ma strozza troppo il mancino e manda fuori. Si va al riposo sul 2-0.
Nel secondo tempo la musica non cambia. Stramaccioni inserisce Palacio ma al 53' è ancora il Tottenham ad andare in rete: corner di Bale e poderoso stacco di Vertonghen al centro di una difesa immobile. Nell'Inter entra pure Guarin ma i nerazzurri non si risvegliano. Gli inglesi vanno come dei fulmini, Handanovic e Zanetti sono miracolosi su Defoe e su Lennon. Al 74' però l'Inter ha la seconda colossale chance per andare in rete, ma Palacio calcia addosso a Friedel da pochi passi. Gli Spurs capiscono che non devono più rischiare, così si piazzano dietro e portano a casa il 3-0 senza correre più alcun pericolo. Al triplice fischio fa festa White Hart Lane, per l'Inter l'unica soddisfazione è l'ammonizione rimediata da Bale che lo costringerà a saltare il ritorno per squalifica.