Rivivi Hjk Helsinki-Torino: cronaca, pagelle e tabellino
Finisce 2-1 per l'Helsinki la trasferta del Torino in terra finlandese. Partita decisa nel secondo tempo dai gol di Baah e Moren. Inutile il gol di Quagliarella al 90'
Primo tempo giocato a ritmi molto lenti da entrambe le sqaudre. Bisogna attendere il 16’ per la prima palla gol con una bella azione manovrata del Toro. Darmian dalla destra mette una bella palla in area sulla quale Martinez di testa non arriva per un soffio. Sarebbe stato a tu per tu con il portiere. L’Helsinki non reagisce per il momento e sembra accontentarsi di gestire la gara così come il Torino forse meno sicuro degli avversari su un terreno sintetico reso molto scivoloso dalla forte nevicata sotto la quale si gioca. La partita non si sblocca allora al 32' ci prova Sanchez Mino su punizione. La palla calciata di sinistro dall’argentino rimbalza a due passi dal portiere Doblas che impacciato riesce comunque a respingere. L’Helsinki continua a non spingere sull’acceleratore e le uniche emozioni per i calorosi tifosi di casa arrivano dai giocatori granata. Al 34’ Padelli si lancia in un avventuroso dribbling all’interno dell’area piccola. Kandji è in agguato ma commette fallo sull’estremo difensore del Torino. Passa solo un minuto e su un erore di retropassaggio di Gazzi, Kandji viene servito in profondità da Savage. Il portiere granata però ha l’opportunità di riscattarsi e in uscita bassa intercetta benissimo la palla. E’ il momento clou del match, sul ribaltamento di fronte infatti il Torino coglie la più clamorosa palla gol della partita. Sanchez Mino libera il sinistro ed esplode un potente tiro verso la porta di Doblas che viene salvato dal palo. Non si registrano altre occasioni ma va riportato il brutto infortunio dell’arbitro Hunter. Strappo al gemello mediale per lui e fischietto che passa al collo dell’assistente Crangle.
La ripresa vede scendere in campo un Helsinki trasformato. I finlandesi hanno adesso una carica agonistica superiore ai granata e schiacciano il Toro nella propria metà campo. Al 52’ la prima occasione della ripresa. Kandji vince caparbiamente un rimpallo su Gaston Silva, entra in area e scarica un potente destro che Padelli blocca sicuro. E’ il preludio del gol. Al 59’ su punizione da limite Padelli respinge in area, l’azione prosegue e su un successivo cross sempre Padellli è costretto all’uscita bassa sul tiro ravvicinato di Zeneli, Baah raccoglie e da due passi spinge in rete. Ventura prova a ridisegnare i suoi mettendo El Kaddouri per Benassi dopo che Larrondo aveva sostituito Martinez all’inizio della ripresa . Il Torino ci prova in modo confuso e produce solo due innocui colpi di testa di Quagliarella e Larrondo. All’80’ quindi è ancora l’Helsinki a passare, sempre su punizione. Zeneli rimette in mezzo una bella sponda di testa che Moren spinge in rete. Pasticcio della difesa granata che ha lasciato colpire il pallone al difensore finlandese da neanche un metro dalla linea di porta. Il Toro non ci sta e prova ugualemnte e tornare in gioco. All’88’ Sanchez Mino scodella un bel cross sul secondo palo. Molinaro, appena entrato al posto di Masiello, è ben appostato ma di testa non colpisce bene e la palla attraversa tutta l’area della difesa finlandese a un metro dalla linea di porta senza che nessuno intervenga. I granata non mollano e riescono lo stesso ad accorciare le distanze al 90’. Su punizione dalla trequarti è Glick a svettare di testa, la palla resta lì e Quagliarella è più veloce di tutti a calciare in rete alle spalle di Doblas. L’arbitro assegna 4 minuti di recupero che diventano quasi 6 per gli infortuni proprio agli autori del gol, Baah e Moren ma non c’è più tempo e finisce con una immeritata sconfitta.
Il Toro perde l’imbattibilità in Europa, durava dal 1994, e viene punito più del dovuto subendo due gol su sviluppi di calcio da fermo.La possibilità di qualificazione è ora nelle mani del solo Torino che deve battere il Bruges all’Olimpico se vuole passare il turno. I belgi infatti hanno vinto contro il Copenhagen e superato di un punto in classifica propri i piemontesi.