Europa League, Inter-Dnipro: formazioni, diretta, pagelle. Live

Pubblicato il 28 novembre 2014 alle 08:10:00
Categoria: Europa League
Autore: Redazione Datasport.it

Rivivi le emozioni di Inter-Dnipro: cronaca, pagelle e tabellino

Torna la pazza Inter a San Siro: i nerazzurri battono 2-1 il Dnipro nella quinta giornata di Europa League e strappano il pass per i sedicesimi, come prima del Girone F (11 punti). Gli uomini di Mancini vanno sotto (Rotan), quindi Handanovic para un rigore a Konoplyanka e Kuzmanovic firma il pari nel primo tempo. Ranocchia si fa cacciare dopo una trentina di secondi della ripresa, quindi una gioiellino di Osvaldo strappa il vantaggio. Tanta sofferenza, tanti errori difensivi ma tre punti fondamentali, che rendono inutile l'ultima trasferta contro il Qarabag.

Mancini, nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, è in tribuna, per scontare un turno di squalifica rimediato in Champions con il Galatasaray (i turchi si presentarono tardi in campo ad inizio ripresa contro il Chelsea). Il tecnico si affida al tandem Osvaldo-Icardi, sceglie Handanovic e non Carrizo in porta, optando per Hernanes dietro le punte. Inizio in sordina del match, preludio alla mezz'ora pirotecnica che sarà. Le danze si aprono al 16': Juan Jesus si addormenta regalando palla agli ucraini, bomba di Konoplyanka e parata non impeccabile da Handanovic. Sulla respinta la difesa nerazzurra è assente, Rotan c'è e firma lo 0-1. L'Inter è alle corde e sbanda parecchio: Guarin commette fallo da rigore al 27' e Konoplyanka ha fra i piedi la palla del ko. Handanovic è di nuovo super, neutralizzando il sesto rigore consecutivo in nerazzurro, nel giorno della sua centesima presenza interista.

La parata rianima San Siro, che con un boata accompagna i suoi: Kuzmanovic al 30' trova il colpo da biliardo che regala l'1-1. Ma l'Inter continua a ballare: Konoplyanka è imprendibile, Kalinic sempre pericoloso e nel frattempo si fa male anche Nagatomo (al suo posto Campagnaro). La ripresa inizia come peggio non si può: intervento killer di Ranocchia che si becca il secondo giallo e lascia i nerazzurri in dieci. Quando tutto sembra andare per il verso storto ecco il vantaggio: Hernanes trova un meraviglioso corridoio, Osvaldo alla prima palla buona va in gol con un preciso diagonale. Dopo il gol la fase difensiva non migliora: palla persa di Guarin, doppia conclusione di Cheberyachko a cui Handanovic prima e Juan Jesus poi dicono no. Entra Andreolli e l'Inter torna a quattro dietro: nell'ultima mezz'ora la spinta ucraina si attenua. Konoplyanka è l'ultimo a mollare, ma Handanovic nel finale è di nuovo strepitoso nel chiudere lo specchio. Scorrono i titoli di coda: l'Inter deve ringraziare il suo portiere e ripartire da lui.