I soliti problemi, la solita Inter di questo travagliato inizio di stagione. A tre giorni dal derby d'Italia contro la Juventus la squadra di De Boer esce con le ossa rotte dalla prima giornata di Europa League. Sconfitta per 2-0 contro gli israeliani dell'Hapoel Beer Sheva (all'esordio assoluto nel torneo) che vengono a San Siro, vincono con merito e fanno riemergere tutti i problemi di questa Inter, insabbiati solo parzialmente dopo il rocambolesco successo maturato col Pescara.
Il primo squillo è degli ospiti: all' 8' Lucio Maranhao stacca indisturbato in area e per pochissimo non trova il bersaglio grosso. Alla mezz'ora è ancora il brasiliano a far tremare San Siro, ma Handanovic ci mette una pezza enorme. Il palo al 40' di Eder non può cancellare una prima frazione di sofferenza, e infatti nella ripresa il Beer Sheva passa con Miguel Vitor (assist di Lucio Maranhao e nerazzurri costretti a rincorrere per la quarta gara di fila in stagione).
Banega e Candreva, entrati rispettivamente per Brozovic e Biabiany, non riescono mai a carburare e al 69' l'Hapoel inchioda nuovamente Handanovic: punizione dal limite di Buzaglo sulla quale il portiere sloveno rimane paralizzato. L'ingresso di Icardi per Felipe Melo non migliora la situazione, anzi Bitton al 90' centra la traversa: i fischi di San Siro al triplice fischio sono un ritornello già sentito, e De Boer sembra aver bisogno di tanto tempo ancora per provare a cambiare la musica.