L'urna di Nyon, sulla carta, ha strizzato l'occhio alla Lazio di Simone Inzaghi, che negli ottavi di Europa League se la vedrà con la Dinamo Kiev. Attenzione però a non sottovalutare il 'fattore Olimpico', dove nelle ultime 5 partite tra campionato e coppe i biancocelesti hanno vinto appena 2 gare (2-0 col Verona in campionato e 5-1 con la Steaua Bucarest nel ritorno dei sedicesimi di Europa League). Nelle altre tre partite la Lazio ha raccolto un pareggio (0-0) contro il Milan nella semifinale di ritorno di Coppa Italia (che ha visto prevalere i rossoneri ai calci di rigore) e due sconfitte: l'ultima sabato scorso contro la Juventus (1-0 Dybala nel finale) e l'altra il 5 febbraio scorso contro il Genoa di Davide Ballardini (2-1 per i rossoblù, a segno l'ex laziale Goran Pandev). A tenere banco è la voce '0 gol realizzati' negli ultimi 180 minuti di fronte al proprio pubblico: contro Milan prima e Juventus poi la Lazio non è riuscita a sfondare, faticando di fronte all'organizzazione difensiva degli avversari.
Giovedì all'Olimpico arriva la Dinamo Kiev, che ai sedicesimi ha superato il turno con l'AEK Atene grazie a un doppio pareggio tra andata e ritorno (1-1 in Grecia all'andata, 0-0 al ritorno). Inzaghi può tirare un sospiro di sollievo guardando i numeri degli avversari in trasferta nella fase a gironi di questa Europa League: solo in un'occasione gli ucraini sono riusciti a mantenere inviolata la propria porta (0-1 contro gli Young Boys), nelle altre hanno subito almeno due gol (nella vittoria per 3-2 sul campo del Partizan, nella sconfitta per 3-2 in Albania contro lo Skenderbeu). Non solo l'urna, ma anche i numeri strizzano l'occhio alla squadra di Simone Inzaghi in vista dell'impegno di giovedì.