Il Milan non riesce neanche in Europa a risollevarsi dal momento negativo che sta vivendo la squadra in termini di risultato ma soprattutto Montella, sempre più in bilico dopo le parole nel pre-gara del ds Mirabelli. I rossoneri escono da San Siro tra i fischi del suo pubblico che non gradisce la prestazione dei loro ragazzi che strappano uno spento 0-0 contro i greci dell'AEK Atene. Il Milan resta ancora in testa al gruppo D con 7 punti ma da Bonucci e compagni ci si aspettava una vittoria per spazzare in parte le critiche che li hanno colpiti degli ultimi giorni. Da questa brutto pareggio non si salva neanche Montella che cambia abito alla sua formazione provando nuove posizioni in campo ma il risultato rimane sempre lo stesso. L'allenatore campano però dopo la partita non si abbatte ma non nasconde la delusione e chiede ai tifosi e società di sostenere la squadra: "E' un momento complesso, abbiamo creato tanto e non siamo riusciti a sbloccare la partita. I fischi? Penso che siano per il momento, non per la prestazione. Chiedo a società e tifosi di starci vicino".
Il tecnico rossonero risponde poi a Mirabelli che prima della partita aveva parlato anche del futuro dell'allenatore ("Siamo giudicati dai risultati, è il rischio del nostro lavoro. Ognuno di noi ha un tempo. Abbiamo fatto vedere buone cose in alcuni momenti, e in altri non ci siamo presentati, come a Genova con la Samp e nel primo tempo contro l'Inter, oppure siamo usciti dal campo al 70', come contro la Roma, questo il Milan non può permetterselo"). A queste affermazioni Montella però non si trova d'accordo: "A livello personale c’è un rapporto splendido con la società. Ma non è vero che con l’Inter non abbiamo giocato il primo tempo, siamo stati attendisti. È un grosso pregio giocare 70 minuti meglio della Roma che l'anno scorso ci è finita davanti di 25 punti, anche se poi abbiamo perso. Vorremmo sempre vedere il meglio per 95′, ma la costruzione di una squadra passa attraverso tanti step, e lo faremo. Tanti di loro non hanno mai indossato una maglia importante come quella del Milan".
Montella ha anche commentato i fischi piovuti da San Siro sulla sua squadra: "Secondo me i tifosi hanno mostrato il loro disappunto non per la prestazione odierna, perché comunque siamo stati pericolosi anche se non abbiamo concretizzato. Più che il risultato di stasera quello che pesa nella testa dei calciatori e dei tifosi sono le sconfitte precedenti". Per l'allenatore rossonero non c'è la giusta tranquillità nelle giocate: "Manca la scintilla, manca la vittoria, i ragazzi non sono tranquilli, ognuno vorrebbe fare qualcosa in più. Ognuno vuole dimostrare di essere da Milan, sono un po’ bloccati soprattutto nella testa. E’ una squadra con qualità, alcuni giocatori cardine non hanno fiducia per far la giocata. Dobbiamo tirarla fuori, giocando in maniera più fluida e gioiosa, solo così riusciremo a dimostrare il nostro vero valore".
Il mister però non si sente in discussione ed è convinto di poter cambiare rotta alla squadra: "Io penso che ognuno debba gestire queste situazioni a modo suo, credo di avere un rapporto splendido con il dottor Fassone e con Mirabelli. Nulla è cambiato rispetto a prima. Vado avanti con grande convinzione. So che bisogna lavorare duramente, tutti insieme. Solo così possiamo cambiare un trend di risultati".