Arsene Wenger è un uomo solo. Secondo il Sun, il credito dell'allenatore alsaziano presso il suo spogliatoio sarebbe ai minimi storici. A far precipitare la situazione è stato il k.o. esterno in casa del Brighton (2-1) di domenica scorsa, il terzo di fila in Premier League dopo quelli con Manchester City (0-3 all'Emirates Stadium) e col Tottenham (1-0 al Wembley Stadium). In totale l'Arsenal ha perso 5 delle ultime 6 gare: alle 3 sconfitte in campionato vanno aggiunte la debacle contro la squadra di Guardiola anche nella finale della Coppa di Lega (altro 0-3) e quella interna con l'Ostersunds per 1-2 nel ritorno di Europa League (dopo la vittoria esterna Gunners all'andata per 0-3). Cattivi anche i numeri in attacco, dove finora non hanno lasciato il segno Pierre-Emerick Aubameyang e Henrikh Mkhitaryan, alla corte di Wenger dall'ultima sessione di calciomercato: nelle ultime 6 partite l'Arsenal è andato a segno solo in due occasioni.
Numeri che inchiodano Wenger e che fanno sognare il Milan di Gattuso, che arriva alla sfida di giovedì a San Siro forte di un bottino ben diverso, fatto di 13 risultati utili consecutivi (8 vittorie e 5 pareggi) e della qualificazione alla finale di Coppa Italia contro la Juventus. Risultati arrivati grazie soprattutto a una ritrovata solidità difensiva: la porta di Donnarumma, infatti, è rimasta inviolata nelle ultime 6 partite. Fosse solo una questione di numeri, il Milan avrebbe più di un motivo per sorridere in vista della sfida di giovedì a San Siro.