E' un giorno fondamentale in casa Milan. Oggi, infatti, la Uefa deciderà la sanzione da infliggere ai rossoneri a causa delle violazioni delle regole relative al Fair Play Finanziario. Tante le spese la scorsa estate, poche le certezze dal punto di vista societario: per questo, il massimo organo calcistico europeo ha rifiutato prima il voluntary, poi il settlement agreement, con un piano di risanamento proposto dalla società rossonera, ma rigettato. Oggi arriverà la sentenza e, a meno di miracoli, l'Adjucatory Chamber della Uefa infliggerà una pena pesantissima al Milan: l'esclusione dalle Coppe per la prossima stagione (non sono da escludere due anni) e 30 milioni di euro di multa, cancellando di fatto il sesto posto del Milan nella Serie A 2017/2018.
Intanto, come ultima "arringa difensiva", il club rossonero ha pubblicato su Twitter e Facebook un video-appello, atto a sottolineare gli sforzi fatti per rispettare le regole. "Lo scorso aprile il Milan stava lottando (e soffrendo) per un posto in Europa League, conquistato all'ultima giornata. Da allora abbiamo rinnovato la rosa dei giocatori, realizzando la squadra più giovane della Serie A, la quarta più giovane in Europa (media 24,6 anni). Abbiamo investito più di 200 milioni di euro per aprire un nuovo ciclo. Ad un anno di distanza il valore dell'investimento è rimasto inalterato ed il valore di mercato della rosa è il terzo della Serie A (fonte: Play Ratings). Abbiamo conquistato la fase a gironi della prossima Europa League e due finali di Coppa Italia (prima squadra e Primavera). Stiamo riqualificando Milanello, parteciperemo al prossimo campionato di Serie A Femminile. Abbiamo aderito all'iniziativa della Figc delle squadre B, e se rientreremo nella graduatoria parteciperemo al prossimo campionato di Lega Pro con i nostri Under 21".
Nel video, viene sottolineata anche la trasparenza delle operazioni e la capacità di seguire le direttive dell'Uefa. "Chiuderemo il bilancio con 20 milioni di euro in più di ricavi, abbattendo i costi di gestione di 6 milioni di euro. Il monte salari della prima squadra è inferiore al 60% dei ricavi, e abbiamo investito nel calcio sempre con una policy chiara e rigorosa nelle negoziazioni. Il Milan ha sempre rispettato tutte le scadenze di pagamento, e punta ad un assetto ancora più stabile e florido". Infine, l'ultima richiesta: "Il Milan è pronto a pagare per gli errori commessi in passato - promette la società rossonera - e abbiamo il massimo rispetto delle regole. Ci aspettiamo equità, giudizi basati sui fatti, regole uguali per tutti". Vedremo se l'Uefa sarà equa e, soprattutto, clemente nei confronti del Milan, pronto in ogni caso a fare ricorso al Tas.