"Come gioco siamo più avanti rispetto a quanto atteso. Come risultati, più indietro. E so bene che senza risultati sono a rischio". Che dire? Questo è Vincenzo Montella. Non emotivo, sempre lucido e riflessivo, cosciente del ruolo difficile di essere allenatore del Milan. Si presenta così in conferenza stampa l'aeroplanino prima della partita contro l'AEK Atene di domani sera.
Montella, stilista e sarto, usa una fine metafora per spiegare il Milan "Il mio umore è aggressivo ma convinto, sono convinto che sto trovando attraverso queste sconfitte l’abito giusto per la squadra. Ho fatto alcune riflessioni. Ci siamo rifatti il guardaroba in estate con giacche, camicie, calzini, abiti, cravatte. Ora sto capendo quale capo sta meglio con un altro, non stravolgeremo nulla perché mi sembra tutto chiaro, abbiamo giocatori che si dovranno adattare in qualcosa". Continua "Non posso pretendere che la squadra abbia 95 minuti di un certo tipo, soprattutto contro squadre forti. Mi ha fatto capire che ci si può vestire in maniera elegante anche in modi diversi. Manca un grande attaccante? No, la squadra la vesto io e sto sbagliando qualche indumento. Però vedo una qualità di gioco sempre più alta. Se guardo il City ieri, spendono un patrimonio ogni anno e con Guardiola al primo anno arrivano quarti. Quest’anno stanno giocando un altro calcio".Sguardo a domani “Io tengo all’Europa in generale, è la casa del Milan. Mi fa piacere sapere che stiamo onorando casa nostra. L’Aek gioca un calcio molto dinamico, sanno adattarsi all’avversario, possono giocar con difesa a tre o a quattro. Sulla trequartisti sono rapidi, piccoli e rapidi. Dobbiamo portare avanti i nostri principi e rafforzarli. Mi aspetto una partita aggressiva, l’Aek ha qualità davanti, dopo l’Atalanta ha la miglior percentuale di tiri nello specchio dell’Europa League. Può essere una squadra molto cinica”.