Dopo la precoce eliminazione in Champions League, il Napoli di Maurizio Sarri torna a calcare i palcoscenici europei. In Europa League i partenopei affrontano il Lipsia, una delle squadre rivelazione della scorsa stagione. Nonostante l'importanza della sfida, Sarri non nasconde quelle che sono le reali priorità per la sua squadra: "Prima di diventare grandi in Europa, bisogna esserlo in Italia, ma dobbiamo anche cominciare a lavorare su quest'altra dimensione. Ecco a cosa serve la giusta mentalità. Il campionato per noi è importantissimo, ma dobbiamo trovare la forza di aprirci all’Europa. Ma ho già difficoltà a motivare i miei per le partite europee, se parliamo del campionato li demotivo ancora di più", assicura in conferenza stampa.
Il doppio impegno rappresenta una minaccia per il cammino degli azzurri: "L'Europa League la considero una manifestazione folle, almeno come organizzazione: non si può giocare alle 21.05 del giovedì sera e poi ritornare in campo dopo sole 60 ore, visto poi che il Lipsia ha giocato di venerdì e rigiocherà di lunedì. Come stress è al limite della follia", prosegue. Una chiosa finale sulle condizioni di Milik ed Hamsik: E’ in netta crescita, però è giusto che lui mi dica quando è disponibile per fare uno spezzone di partita e ancora non me l’ha detto, quindi rispetto la sua decisione. Hamsik sta meglio, si è allenato con la squadra regolarmente, ma è lui che decide se vuole esserci o meno e ne parleremo dopo. Non so quanto peseranno le coppe europee in chiave scudetto, a noi in un momento come questo potrebbe anche pesare, ma se recuperiamo dei giocatori può essere un’occasione".