Dall’Europa agli USA, gli italiani tornano a fare gli emigranti del ring.

Pubblicato il 8 novembre 2023 alle 21:11
Categoria: Boxe
Autore: Redazione datasport.it

 

Dall’Europa agli USA, gli italiani tornano a fare gli emigranti del ring.  

Signani, Oliha, La Femina, De Carolis, Marsili e Silva impegnati all’estero.

di Giuliano Orlando

Ho letto il comunicato federale del 7 novembre, firmato dal presidente, che si compiace di aver prodotto un palinsesto tramite la DAZN, che comunque paghi per vedere i programmi, grazie alla quale gli appassionati potranno seguire i nostri pugili sul ring. Ignorando il particolare che tutti i match titolati importanti dove sono impegnati italiani e italiane si svolgeranno all’estero. Le eccezioni si fermano a titoli nazionali o di seconda fascia. Potrebbe non far piacere ai vertici ufficiali la mia puntualizzazione, vista la convinzione di guidare una federazione in continuo progresso di atleti e titoli ma, conti alla mano, il movimento professionistico di casa nostra, difende e cerca la conquista dei trofei che contano - evitiamo di dare importanza alle invenzioni delle sigle che arriveranno a mettere in palio l’Internazionale del droghiere o del farmacista - andando in trasferta, come negli anni ‘30 e ’40 del secolo scorso. Vorrei essere smentito, ma dubito possa accadere, leggendo il calendario degli impegni di novembre e dicembre. Partiamo dal tentativo già sostenuto a Mézières in Francia da Charlemagne Metonyekpon (13-1) contro il locale Walid Ouizza (18-2), in palio la cintura Silver EBU superleggeri in possesso del transalpino. Fuori dalla Francia la vittoria sarebbe andata all’italiano, purtroppo la sfida si è svolta in casa del campione e due giudici hanno premiato Ouizza e uno ha avuto il coraggio di dare il pari. Il prossimo sabato all’Arena Thunder Studios di Long Beach zona Los Angeles, Stephanie Silva (8), 28 anni, prova a riportare in Italia un mondiale femminile, che manca dal 2012. Per farlo deve battere Irma Garcia (22-5-1), che ha 42 anni, pro dal 2010 e avrà il supporto del tifo dei tanti messicani che popolano la California. Simone D’Alessandro il suo allenatore, l’ha portata da tempo a Las Vegas, preparandola al meglio con sparring di qualità, fiducioso di tornare in Italia col titolo IBF supermosca. Resta sempre il fatto che combatte negli USA. Il 18 novembre a Manchester nel cuore dell’Inghilterra, il campano Vincenzo La Femina (13), 29 anni va all’assalto dell’europeo supergallo, titolo detenuto da Liam Davies (14) che gioca in casa. Sempre in Inghilterra alla Civic Hall di Wolverhampton nel West Midlands, il romagnolo Matteo Signani (32-6-3), 44 anni, attivo dal 2007, difende l’europeo medi contro Tyler Demy (17-2-3). Sulla carta il pronostico è per il padrone di casa, ma Signani di miracoli sui ring stranieri ne ha già fatti diversi e non è da escludere possa ripetersi, non pensando all’età. I due italiani sono guidati dai Cherchi. Doppio impegno il 25 novembre sempre con italiani all’estero. Alla Sparkassentheater di Rietberg nella Nord Westfalia in Germania, il piemontese Etinosa Oliha (18), 25 anni, campione IBO dei medi, gestito dalla Agon Sport di Igon Volckmann che gli ha dato l’opportunità di conquistare la cintura iridata, alla prima  difesa, contro l’elvetico- Foton Vukshimaj (16-0-1), 32 anni, pro dal 2017 di Basel, sulla carta rivale superabile, anche se sul ring il risultato lo conosci solo dopo il verdetto. Il 2 dicembre a Marsiglia, Giovanni De Carolis (33-10-1), 39 anni, pro dal 2007, affronta il campione europeo supermedi, il francese di colore Kevin Lelle Sadjo (20) 33 anni e una potenza devastante, con 18 KO all’attivo. Rinviato il titolo vacante del Mediterraneo WBC supergallo femminile, tra la spagnola Karla Merida (5-2) e la romana Maria Cecchi (9-2) fissato a Barcellona il 25 novembre. Nel frattempo la Cecchi è diventata sfidante all’europeo detenuto dalla polacca Laura Grzyb (10), che ha conquistato il titolo lo scorso aprile battendo proprio la Cecchi col solito verdetto casalingo che purtroppo dovrebbe ripetersi anche nel bis, visto che la Grzyb è guidata dal mecenate Jacek Szelagowski, che non bada a spese per farla combattere in Polonia. Sempre il 2 dicembre alla York Hall a Bethnal Green di Londra, promoter Steve Gookdwin, si affrontano la bionda Lauren Parker (7-1-1), pro dal 2018, combattendo sempre in zona e la torinese Giuseppina Di Stefano (7-1-1), veterana di 39 anni, pro dal 2019, allenata dal marito. In palio la vacante cintura d’Europa dei supermosca. Inutile dire che favorita è la Parker, anche se la generosità dell’italiana è una garanzia di spettacolo. Come nell’aprile del 2022 a Roma, quando contese lo stesso titolo a Stephanie Silva, che conquistò il titolo, ma il pubblico riservò applausi ad entrambe. Non molto lontano, alla Copper Boxe Arena, la struttura nel parco Olimpico Regina Elisabetta nel Middlesex sempre a Londra, la Queensberry Promotions di Frank Warren, organizza una robusta serata, dando spazio a molte giovani speranze della boxe inglese a cominciare da Moses Ituama (6), 18 anni, nato in Slovacchia, sul quale Warren è pronto a scommettere sul futuro da campione. Da dilettante, nelle categorie giovanili ha vinto tutto: europei e mondiali. Da professionista ha iniziato bene, vedremo se proseguirà al meglio. Sul ring anche il giovane Oronzo Birardi (6) nato a Palo del Colle come Vito Antuofermo. Risiede a Mainz con la famiglia in Germania, ha doppio passaporto e dopo aver disputato i primi match in Italia, ha scelto la Germania e debutta a Londra. Il clou della riunione riguarda l’europeo leggeri vacante. Impegnato il longilineo Gavin Gwynne (16-2-1), 33 anni, pro dal 2016, dalla grande generosità che esprime sul ring, confortato dal supporto del pubblico, aggiungendo alle quattro cinture continentali (mosca, gallo, supergallo e superwelter) la quinta per l’Inghilterra. L’avversario è Emiliano Marsili (42-0-1), ha 47 anni, arriva da Civitavecchia, professionista dal 2003 e non ha mai conosciuto sconfitte. Sulla carta dovrebbe arrivare la prima, considerata l’età anagrafica, anche se possono accadere i miracoli. Come avvenne nel gennaio 2012 in quel di Liverpool, quando Marsili si presentò contro il locale Derry Mathews a contendergli la cintura IBO leggeri vacante. Il pubblico non aveva dubbi sulla vittoria del proprio beniamino e restò sbigottito quando quell’italiano sconosciuto, da vittima predestinata diede una lezione di boxe al rivale, fermato al sesto round, gonfio e ferito. Marsili tornò a casa campione del mondo IBO, sigla che a quel tempo l’Italia non riconosceva, e invece di essere premiato per l’impresa, venne squalificato e multato. L’anno dopo nel 2013, affronta il giovane emergente andaluso Luca Giacon, imbattuto e favorito per l’europeo leggeri. Quella volta a Civitavecchia e in meno di due round, Marsili lo mette al tappeto e conquista il titolo. A distanza di dieci anni, ci riprova. La logica dice troppo tardi e in trasferta. Il cuore spera nell’ennesimo e ultimo miracolo.  Infine, il 15 dicembre a Valladolid in Spagna, si inaugura l’europeo paglia femminile, che l’EBU aveva sempre ignorato per mancanza di atlete. La sfida riguarda la locale Isabel Rivero (5-2-1), 36 anni e la nostra Consuelo Portolani (5-3), emiliana di stanza in Piemonte. Ennesima italiana in trasferta. Due veterane passate pro tardi, con la differenza che la spagnola combatte in casa, la nostra in trasferta. Senza DAZN!  E in Italia? Ci sono parecchie riunioni, molte di piccolo cabotaggio, alcune con titoli nazionali. In particolare molto attesa la rivincita nei medi tra il detentore, il triestino Luca Chiancone (8-0-2), 26 anni e il fiorentino Yassin Hermi (13-0-1), 21 anni, fissata il primo dicembre in casa del campione. La precedente sfida disputata a Ferrara il 26 luglio scorso, finita col verdetto di parità non soddisfece nessuno. Il triestino ha colpi esplosivi, come hanno dimostrato le vittorie per KO contro Joshua Nmomah e Giovanni Rossetti.  Lo sfidante possiede 2un repertorio tecnico di tutto rispetto e un’ottima difesa. Per onore di verità, in occasione del primo match, l’arbitro Giubelli, quando considerò basso il sinistro di Hermi, che mise giù Chiancone, in realtà (visto al rallenty) era un preciso colpo al fegato che avrebbe cambiato il risultato. Nessun appunto, tutti possono sbagliare.  Riassumendo, nel calcolo delle probabilità a correre i rischi maggiori risultano i nostri pugili. Il mio augurio sincero è che alla fine del 2023 il bilancio italiano sia positivo. Al momento, oltre a Signani, sempre della OPI 82, il mancino romano Mauro Forte, detiene la cintura piuma e dovrebbe difenderla in Italia, contro lo spagnolo Cristobal Lorente (17-0-1) 27 anni di Barcellona, dove ha sempre combattuto. In Italia sono tre gli appuntamenti di rilevanza internazionale nei due mesi conclusivi 2023. A Sarnico sulla sponda occidentale del lago d’Iseo nella bergamasca per la Promo Italia di Mario Loreni, il 15 novembre l’ex europeo Luca Rigoldi (30-2-1) si batte contro Luis Millan (25-6) del Venezuela per l’Internazionale WBC piuma vacante. Nel programma sono impegnati il welter Yoel Angeloni (3), il leggero Antonio Licata (7), il cruiser Roberto Lizzi (4) e il medio moldovo Cezar Ieseanu (2). A dicembre appuntamenti importanti a Milano il 15 e a Torino il 16 dicembre.

Giuliano Orlando