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Da sogno a incubo. L'Europeo dell'Italia sta diventando una fatica incredibile per i ragazzi di Pianigiani: non si può certo cancellare quanto di buono fatto sino ad ora, ma di sicuro contro l'Ucraina si poteva fare di più. "Non siamo stati in grado - le parole del ct della Nazionale al termine della sfida - di giocare quindici ore dopo la fatica contro la Lituania. Ma contro la Serbia non sarà semplice neanche per loro".
Le attenuanti per la brutta prestazione odierna sono sotto gli occhi di tutti, e anche Pianigiani non può che sottolinearle: "Questo pomeriggio abbiamo resistito a rimbalzo; poi, sbagliando anche tiri aperti, ha prevalso la stanchezza. Anche stavolta comunque ce la siamo giocata e non posso rimproverare nulla ai ragazzi, che sono rimasti a fare terapie fino alle tre di notte. Oggi sveglia e subito in campo - il commento rassegnato del ct -: questa è la formula dell’Europeo ed è chiaro che non abbiamo la stazza per giocare tante partite di fila con questa intensità. Tutte le squadre di questa competizione hanno possibilità di mettere la palla vicino al canestro; non noi, che abbiamo una monotematicità obbligata. E' un problema di ruoli e caratteristiche".
Adesso però c'è la Serbia, l'ultima possibilità di strappare il pass per i Mondiali di Spagna: "Dobbiamo recuperare tutte le forze che ci restano per mettere in difficoltà una squadra che ha problemi a difendere sui pick and roll ma che ha un giocatore dominante come Krstic sotto canestro. Finora non abbiamo preso mai grossi parziali e questo dovrà succedere anche domani. Sono sicuro che anche la Serbia ha di che preoccuparsi. In ogni caso siamo contenti di essere qui a giocarci il Mondiale - conclude Pianigiani -; è un bene per noi fare questo tipo di esperienze".