La marcia di avvicinamento è finita, ora si fa sul serio. Mercoledì sera alle ore 21 a Capodistria l'Italia fa il suo debutto agli Europei 2013 in Slovenia contro la Russia, match valido per la prima giornata del gruppo D, che conta anche Grecia, Turchia, Svezia e Finlandia. Durante la preparazione il gruppo azzurro, già senza Gallinari e Hackett, ha perso altri pezzi importanti come Bargnani, Gigli e capitan Mancinelli, ma il ct Simone Pianigiani confida nell'entusiasmo dei suoi: "Ora c’è poco da dire perché è arrivato il momento di scendere in campo. I ragazzi hanno lavorato duramente e non si sono mai risparmiati; ora c’è da concretizzare tutto ciò che abbiamo fatto durante la preparazione".
La Russia è uno scoglio molto importante e potrebbe essere un crocevia già decisivo, considerato che passano le prime tre e che Turchia e Grecia vengono viste come nettamente favorite. "C’è chi dice che i russi sono una squadra in difficoltà altri invece pensano che abbia le nostre stesse possibilità. La realtà è che la Russia è una squadra in trasformazione, che ha cambiato allenatore ma che ha giocatori di livello internazionale e con molta esperienza. La formazione di coach Vasiliy Karasev ha punti nelle mani, centri diversi tra loro e utili per questo in diverse situazioni di gioco; soprattutto ha un genio come Shved in regia, capace di creare molto già nei primi 10 secondi dell’azione. Essendo abituati a giocare a questo livello, non saranno emozionati. Noi invece vogliamo essere emozionati in positivo", ha detto Pianigiani.
Il ct crede nelle possibilità dei suoi, con due giocatori NBA come Belinelli e Datome, e giovani rampanti come Gentile e Melli, e non pensa che la gara con i russi sia subito da dentro o fuori: "Partire con una vittoria darebbe entusiasmo, ma non la certezza di aver passato il turno, così come partire con una sconfitta non significherebbe essere eliminati. Sarà indispensabile il sacrificio difensivo".