Al rientro dagli spogliatoi per la Georgia si accende Michael Dixon Jr. che inizia a mettere a ferro e fuoco il pitturato azzurro con le proprie accelerazioni brucianti che mettono in difficoltà Filloy e Hackett. Pachulia sotto alle plance fa valere la propria fisicità, ma l'Italia può contare sul talento e sull'estro di Marco Belinelli e Pietro Aradori che segnano tutti i canestri decisivi. Nonostante la grande differenza di chili e centimetri Paul Biligha lotta sotto ai tabelloni, provando a tenere bada i lunghi georgiani ma è sempre Dixon a caricarsi sulle spalle la squadra nei momenti di difficoltà: 47-58 il punteggio alla fine del terzo quarto. Negli ultimi 10 minuti, l'Italia sembra poter allungare le proprie mani sul match tornando in doppia cifra di vantaggio a 5 minuti dalla sirena finale con Melli (51-65). Proprio come accaduto nel secondo quarto, però, improvvisamente si spegne la luce per l'Italia, che viene colpita a freddo dalle triple di un incontenibile Dixon (29 i punti per lui alla sirena finale), compresa quella sorpasso ad un minuto dal termine (68-67). Messina chiama timeout per parlare con i suoi e il canestro di Hackett nel traffico riporta avanti l’Italia. Aradori dalla lunetta allunga sul 68-71 ma l'ultima palla è della Georgia: Dixon segna il primo tiro libero e poi sbaglia apposta il secondo, con la sfera che finisce nelle mani di Shermadini a meno di un secondo dal termine. Il tentativo dell'ex canturino viene respinto con perdite dalla stoppata di capitan Gigi Datome che permette all'Italia di celebrare una soffertissima vittoria. Grazie al 71-69 finale, gli Azzurri chiudono il girone al terzo posto e, agli ottavi di finale ad Istanbul, dovranno vedersela con la Finlandia.