di Giuliano Orlando
Anticipando la cerimonia di apertura, i 45° europei maschili allestiti a Belgrado, si è svolta la prima sezione agonistica, dove erano impegnati due azzurri. Nei 63.5 l’emiliano Giacomo Giannotti ha affrontato il bielorusso Vadzim Vauchok che lo sovrastava in altezza e allungo, molto quotato in patria, considerato l’elemento emergente della categoria. Per contro l’azzurro che pagava diversi centimetri, ha messo in atto fin dal gong iniziale, la perfetta contromisura per rendere inefficace l’uso dei colpi lunghi, prima schivando il sinistro del rivale per trovare la corta distanza dove Giannotti ha scaricato colpi su colpi nel corso dei tre round, senza mai dare al rivale la possibilità di attuale la pur pregevole boxe di Vauchok, che minuto dopo minuto si è esaurito iniziando a legare, in modo talmente evidente che l’arbitro al secondo round glio ha comminato un giusto richiamo. A quel punto il gioco era fatto e per l’azzurro il largo 5-0 è stato il giusto premio per l’esordio agli europei. Il sorteggio non la favorito di certo, avendogli riservato per il prossimo incontro fissato la sera di domenica 21, il russo Gabil Mamedov, non certo un novellino, campione nazionale qualche anno addietro, quindi netto favorito. Ma nella boxe nulla è scontato e quindi il ragazzo di Reggio Emilia, che prima della boxe, ha praticato nuoto e pallanuoto a livello agonistico, conoscendo l’arte dell’apnea, messa in atto all’esordio, con un ritmo offensivo micidiale, e di questo dovrà tenerne conto anche il russo. Il match successivo per l’Italia riguardava Alfred Cromwell, altro prodotto dell’Emilia, argento uscente negli 80 kg., reduce da una stagione a dir poco sfortunata, che torna a combattere in una rassegna ufficiale dopo mesi travagliati da infortuni vari. Parlando con lui alla vigilia che questi europei sono l’unica oportunità per una sia pur tardiva riscossa: “Speravo di arrivare ai Giochi, questo era il mio sogno, infranto da una spalla che non metteva mai giudizio. Ci ha pensato Cavallaro a sostituirmi e gli faccio gli auguri di arrivare in alto a Parigi. A Belgrado arrivo con tanta cattiveria dentro, quindi ogni match sarà una guerra perché stavolta non ci sto a perdere”. All’allenatore cubano della Turchia, avevo chiesto informazioni su Sultan Osmani, che non figurava tra i vincitori degli ultimi campionati nazionali. Mi aveva risposto così: “Vedrai sul ring il valore del ragazzo, ha scelta di tempo eccezionale e gioco di gambe perfetto. Non penso che l’italiano possa fermarlo”. In effetti l’avvio della sfida dimostrava che il turco aveva qualità notevoli, anticipava il nostro con colpi precisi e usciva dal raggio delle repliche con molta naturalezza. Alfred stentava ad anticiparlo e per due minuti il turco ha fatto ottima figura. Poi la bordata dell’azzurro hanno iniziato a fare effetto e il gioiellino turco ha cominciato ad essere meno veloce e preciso, oltre che mobile. Cromwell si confermava un diesel difficile da fermare, i suoi colpi anticipavano l’avversario vincendo netto il round, anche se solo tre giudici le premiavano. Il terzo round risultava decisivo e qui la differenza l’ha fatta il grande cuore del nostro colosso. Il 4-1 finale, sanciva una vittoria importante. “Al terzo round – confessava - ho sentito che Giannotti sull’altro ring aveva vinto e il verdetto mi ha dato una carica ulteriore per imitarlo. Importante era cominciare bene. Mi è servito il torneo di Baku, dove ho affrontato l’uzbeko Rakmatulla, uno dei più forti della categoria che mi ha battuto, ma ho capito che ero sulla strada buona per arrivare agli europei in forma. Così è stato e al prossimo match farò ancora meglio”.
Il prossimo impegno lo avrà sabato e sarà il francese Cesar, testa di serie n. 3, che ha saltato il turno e la sfida vale l’ingresso nei quarti. Cesar è più alto, boxe molto furba, anche lui di colore, avversario da affrontare con decisione assoluta, evitando di farlo pensare. Ha ottimi fondamentali ma soffre chi lo pressa e sa usare i pugni a corta distanza. Match difficile ma non impossibile.
I prossimi azzurri a salire sul ring, ovvero venerdì 19, sono il medio Remo Salvati e il leggero Francesco Iozia. Il medio romano, si è meritato il posto a questi europei, vincendo le ultime due edizioni degli assoluti, riemergendo da un periodo un po’ travagliato. “Sono entrato in palestra che ero un bimbetto ma già molto vivace. A 14 anni ho debuttato distinguendomi subito, vincendo i titoli italiani nelle categorie giovanili meritandomi la maglia azzurra ai campionati europei. Poi lo stop durato due anni, per capire cosa volevo fare da grande. Per tornare a combattere ho scelto la Spagna, ottenendo buoni risultati. Nel 2019 rientro in Italia, partecipando agli assoluti che si tennero a Roma. Mi diedero la sconfitta con Kobba, che non meritavo. Ma questo non mi fermò e la mia tenacia mi ha premiato. Nel frattempo sono diventata papà nel 2021 di una splendida bambina di nome Rebecca, la mia musa, che mi fa superare tutte le avversità. Il suo sorriso è la miglior medicina che esiste. Per il debutto trovo il croato Debanic, che conoscerò sul ring e spero di convincere sia lui che i giudici che io sono meglio. Poi penserò al prossimo avversario, deciso a ripetere l’eventuale precedente vittoria. Sono troppo ottimista? Forse, ma questo è Remo Salvati, romano del Roma, che parla molto per nascondere la timidezza e il carattere chiuso”.
Il pugliese Francesco Iozia, lunga esperienza fin dalle giovanili, non avrà un debutto morbido nei 60 kg. dovendo entrare in rotta di collisione col russo Shumakov, a sua volta pugile di lungo corso. Il pronostico strizza l’occhio al russo, ma l’azzurro dovrà cercare di smentire il pronostico. Pugilisticamente sa fare tutto, il problema è che spesso cala il ritmo e gli altri ne approfittano. Vedremo se stavolta Francesco smentirà tutti e tirerà fuori il coniglio dal cilindro e sarà di colore ”russo”. Sperare è lecito e augurabile. L’edizione 2024, ha registrato 337 atleti, 216 maschi e 121 donne. L’IBA ha messo a disposizione premi in dollari. Ai vincitori ne spettano 15.000, al secondo 10.000 e il doppio bronzo ne vale 5000. I quattro sconfitti nei quarti riscuoteranno un bonus di 1000 dollari a testa.
Giuliano Orlando