Europei 1996
Paese ospitante: Inghilterra
Squadra campione: Germania
Capocannonieri della fase finale: 5 gol Shearer (Inghilterra).
La finalissima – Londra, 30 giugno 1996
GERMANIA-REPUBBLICA CECA 2-1
RETI: 53' rig. Berger (R), 73' Bierhoff (G), 95' Bierhoff (G) golden gol.
GERMANIA: Koepke, Sammer, Helmer, Eilts, Babbel, Ziege, Haessler, Strunz, Scholl, Kuntz, Klinsmann. All. Vogts.
REPUBBLICA CECA: Kouba, Suchoparek, Kadlec, Hornak, Rada, Nedved, Nemec, Bejbl, Berger, Poborsky, Kuka. All. Uhrin.
La Germania spegne il sogno ceco
Gli Europei 1996 in Inghilterra sono la decima edizione della storia. Per la prima volta le squadre ammesse alla fase finale sono sedici, divise in quattro gruppi. C'è anche l'Italia di Arrigo Sacchi, reduce dalla sconfitta nella finale mondiale di Usa '94 ai rigori contro il Brasile. Gli azzurri non passano però la prima fase: chiudono a pari punti con la Repubblica Ceca ma sono eliminati in virtù della sconfitta per 2-1 contro gli stessi cechi. Anche la Danimarca campione uscente non supera il girone. Nei quarti di finale Inghilterra e Francia superano rispettivamente Spagna e Olanda ai calci di rigore. La Germania piega 2-1 la Croazia mentre i cechi eliminano 1-'0 il Portogallo. In semifinale decidono ancora i tiri dal dischetto: l'errore di Southgate condanna l'Inghilterra del capocannoniere Shearer contro la Germania, mentre la Francia paga l'errore di Pedros contro la Repubblica Ceca. Nella finalissima di Wembley, la favola ceca si infrange contro i tedeschi: in svantaggio per la rete di Berger, pareggiano con Bierhoff. Nel supplementare ancora l'attaccante realizza il golden gol decisivo.
Solidi e impenetrabili: ritratto dei tedeschi campioni
Dopo la sconfitta nella finale '92, la Germania si prendono subito la rivincita. I tedeschi, guidati ancora dal ct Vogts, si presentano alla rassegna inglese con una squadra che è un mix tra giovani come Bierhoff, Ziege e Scholl, e veterani, come Sammer, Klinsmann e Moeller. Sono una squadra solida, quasi impenetrabile: superano la prima fase senza subire gol (3 in tutta la manifestazione) e solo l'Italia (0-0) gli nega la vittoria. Si schierano con il 3-5-2, con Babbel e Ziege a spingere sulle corsie, e Scholl, di origini turche, a fungere da trequartista. In porta c'è Koepke, definito il migliore al mondo nel ruolo in quell'anno. La difesa era imperniata su Sammer e l'ex juventino Kohler. In avanti, accanto a Klinsmann, c'è Kuntz, con i rampanti Bobic e Bierhoff pronti a subentrare. Di quella selezione, 7 provenivano dal Bayern Monaco che aveva appena vinto la Coppa Uefa, e 5 dal Borussia Dortmund, una squadra fresca di titolo in Bundesliga e che l'anno dopo avrebbe vinto la Champions League in finale contro la Juve (era il Borussia di Moeller, Sammer, Kohler e Riedle).
La curiosità
La grande novità di Euro '96, oltre al formato con 16 squadre, è l'inserimento della regola del Golden Gol: ai supplementari la prima squadra che segna vince la partita. Un po' come succedeva nell'hockey su ghiaccio e nel football americano. Prima di Euro '96, la regola fu sperimentata agli Europei Under 21 nel 1994 e fu l'Italia a beneficiarne perché batté il Portogallo in finale grazie alla rete nei supplementari di Pierluigi Orlandini. In Inghilterra, il golden gol si vide soltanto nella finale di Wembley tra Repubblica Ceca e Germania. Lo realizzò Bierhoff, che dopo aver pareggiato al 73', segnò al 95' la rete che permise a Klinsmann di sollevare il trofeo di campioni d'Europa.