Europei, la storia: Portogallo 2004

Pubblicato il 29 aprile 2016 alle 13:30:32
Categoria: Europei 2016
Autore: Redazione Datasport.it

Europei 2004
Paese ospitante: Portogallo
Squadra Campione: Grecia
Capocannoniere della fase finale: 5 gol Baros (Repubblica Ceca)
La finalissima - Lisbona, 4 luglio 2004
PORTOGALLO-GRECIA 0-1
RETE: 57' Charisteas (G)
PORTOGALLO: Ricardo; Miguel (43' Paulo Ferreira), Carvalho, Andrade, Nuno Valente; Costinha (60' Rui Costa), Maniche; Ronaldo, Deco, Figo; Pauleta (74' Nuno Gomes). All. Scolari
GRECIA: Nikopolidis; Seitaridis, Dellas, Kapsis, Fyssas; Giannakopoulos (76' Venetidis), Basinas, Zagorakis, Katsouranis; Charisteas, Vryzas (81' Papadopoulos). All. Rehhagel

Charisteas fa piangere il Portogallo: Grecia in Paradiso
Euro 2004 verrà ricordato come il più sorprendente degli ultimi decenni: a trionfare, tra lo stupore generale, è la Grecia di Otto Rehhagel, che corona un cammino straordinario con l'1-0 in finalissima contro i padroni di casa del Portogallo. L'Italia di Trapattoni rimane al palo, o meglio, rimane all'urlo di Antonio Cassano per il suo gol vittoria al 90' contro la Bulgaria, strozzato però dal 'sospetto' 2-2 tra Danimarca e Svezia, che permette alle due squadre scandinave di andare a braccetto alla fase finale. Ai quarti cadono Inghilterra e, a sorpresa, la Francia, battute da Portogallo (ai rigori, ancora fatali ai Tre Leoni) e Grecia, mentre la Repubblica Ceca di Baros, vittoriosa in 3 gare su 3 nel girone, manda a casa la Danimarca con un secco 3-0 e si candida come favorita del torneo. Nelle semifinali, però, mentre i lusitani si impongono sull'Olanda, i cechi si fanno superare dalla Grecia, grazie al primo e unico 'silver gol' della storia, siglato dal difensore della Roma Dellas. Nella finalissima, una rete di Charisteas consegna l'inaspettato successo alla selezione ellenica.

Un gruppo di gregari agli ordini di Otto Rehhagel
La Grecia campione d'Europa, un verdetto che spiazza e sorprende tutti, a maggior ragione perché gli ellenici battono in finale i padroni di casa del Portogallo di Cristiano Ronaldo e dei talenti di casa Mourinho (vincitore con il Porto della Champions League qualche settimana prima). Il sergente di ferro tedesco Otto Rehhagel costruisce un gruppo solido, roccioso, che fa della difesa la sua arma migliore: le tre partite della fase finale, infatti, sono tutte vinte per 1-0 (Francia, Repubblica Ceca e, appunto, Portogallo). I simboli della rosa sono sicuramente Zagorakis, eletto miglior giocatore del torneo, Charisteas, il match-winner della finale, il difensore della Roma Dellas, autore del gol partita contro la Repubblica Ceca, e il centrocampista dell'Inter Karagounis, a segno contro il Portogallo nella partita inaugurale del girone.

La curiosità
E' stata la prima e unica volta in cui è stato decisivo il 'silver gol', la modalità di supplementari per cui, se il gol veniva segnato prima della fine del primo tempo, il match si interrompeva al termine della prima frazione: l'autore è Dellas, in Grecia-Repubblica Ceca 1-0. Inoltre è anche l'unica edizione in cui la partita inaugurale e la finalissima sono state disputate dalle stesse squadre (Grecia e Portogallo). Per l'Italia, invece, sono purtroppo tre i momenti da ricordare, e tutti negativi: lo sputo di Totti a Poulsen in Italia-Danimarca 0-0, che costa al Pupone l'intero Europeo, il fantastico pareggio di tacco volante di Zlatan Ibrahimovic a cinque minuti dal termine contro la Svezia, e il maledetto 2-2 tra Svezia e Danimarca, cui serviva proprio quel risultato per passare entrambe ai quarti ed eliminare gli azzurri dalla fase finale.