Il sogno dell'Italia Under-19 di riportare nel Bel Paese un titolo europeo che manca dal 2003 e dalla rosa allenata da Berrettini (Pazzini, Chiellini, Palladino, Lodi, Aquilani e altri giocatori noti) si spegne sul più bello, e crolla di fronte a un Portogallo concreto e forse più maturo di un'Italia che butta via tutto per i propri errori. Nicolato cambia tutto, rinnegando l'ottimo 4-2-3-1 della semifinale e tornando al rombo di centrocampo: è una scelta conservativa la sua, che vede in panchina Kean e Capone per schierare titolari Scamacca e Pinamonti, con Zaniolo a supporto e una mediana composta da Melegoni, Tonali e Frattesi. Il Portogallo risponde col 4-3-3 e Joao Filipe, Trincao, Zé Gomes in attacco, lasciando in panchina Miguel Luis e il portiere Costa, sostituito da Joao Virginia: sono proprio i lusitani, sconfitti 3-2 dall'Italia nel girone, a partire forte. L'Italia sente la pressione e sbaglia tanto, e solo le parate di Plizzari, che salva su Quina e in un altro paio di occasioni, salvano gli azzurrini. Il Portogallo gioca meglio, crea occasioni e ha un tridente offensivo di tutto rispetto, ma gli azzurri crescono alla distanza: Tonali impegna Joao Virginia con un tiro-cross e la pressione italiana sale. Peccato che tutto venga vanificato da un errore grossolano: Plizzari sbaglia la presa sul tiro di Joao Filipe, e il Portogallo va avanti al 46'. Nicolato inserisce subito Kean per Pinamonti, e poi Capone per Melegoni, tornando al 4-2-3-1 con Scamacca riferimento centrale, ma è sempre il Portogallo a rendersi pericoloso.
Plizzari salva su Trincao, che prima aveva sparato alto, mentre Joao Filipe spreca un'ottima occasione: il Portogallo, dopo il vantaggio, gioca in velocità e riparte, ma non lesina la gestione della palla per far impazzire l'Italia, che non può giocare come vorrebbe. E così arriva anche il 2-0, propiziato nuovamente dal sin qui ottimo Plizzari: il portierino del Milan trattiene male sul tiro di Joao Filipe, Trincao accorre e insacca il bis portoghese. La rete dovrebbe annientare gli azzurri, che invece reagiscono: Kean trova il 2-1 dopo una grande combinazione palla a terra, riaprendo tutto al 74', e un minuto più tardi pareggia i giochi insaccando sull'assist di Zaniolo. L'Italia rinasce, rischia qualcosa nel finale e porta la sfida ai supplementari, dove il Portogallo è ancora più lucido: Joao Filipe trova la nuova rete, la quinta di un Europeo fantastico per lui (la 16a per il Portogallo), che si candida a essere il prossimo gioiello del Benfica e ha resistito all'assalto del Manchester United. Portoghesi sul 3-2 dunque, ma proprio quando l'Italia sembra sul punto di cedere arriva il pari: Bellanova crossa alla perfezione, Scamacca svetta e insacca il 3-3. Manco il tempo di esultare, però, e arriva l'ultimo vantaggio portoghese: errore collettivo della difesa, con Bettella e Zanandrea che non si capiscono e favoriscono il gol di Pedro Correia, autore di un tiro imparabile. 4-3 Portogallo, e stavolta l'Italia non si rialza: gli azzurrini perdono in finale, mancando ancora il titolo e imitando quella nazionale U17 che ha perso qualche mese fa nella finalissima contro l'Olanda. Il Portogallo, invece, esulta: la generazione d'oro lusitana conquista il primo titolo U19 per il suo paese. La nazione iberica aveva infatti vinto tre titoli (l'ultimo nel 1999, battendo l'Italia 1-0), ma quando la manifestazione era ancora riservata agli Under-18.