Mentre l’attività del professionismo resta ancora in ferie, che aprirà a Firenze il 19 settembre con Fiordigiglio, Boschiero e Morello e il giorno dopo a Schio nel vicentino, Rigoldi difenderà l’europeo supergallo contro l’ucraino Yehorov, quindi Trento e Milano a ottobre, il pugilato torna all’attività con i dilettanti.
L’Europa, sotto la spinta del presidente EUBC, e vice AIBA, Franco Falcinelli, ha predisposto un calendario fittissimo, partendo da schooboy-girl, jr. e youth, arricchito dagli U22 e numerosi tornei in tutta Europa, confermandosi il continente più attivo. Adesso arriva il tempo dell’elite, iniziando dagli europei femminili, programmati in Spagna ad Alcobendas non lontano da Madrid, dal 23 al 31 agosto, rassegna che proietta verso le qualificazioni per Tokyo 2020, sede dei Giochi olimpici dal 24 luglio al 9 agosto 2020. L’Italia ha svoltosi una lunga preparazione, avendo preso parte a tornei internazionali, i più importanti in Thailandia, Indonesia e Russia con buoni risultati. Oltre ad aver affrontato a Biella, l’India alla cui guida tecnica c’è l’ex ct azzurro Lello Bergamasco.
Il responsabile delle azzurre, Emanuele Renzini, dopo la convocazione dal 3 al 15 agosto al Centro di Assisi sotto la guida dei tecnici Laura Tosti e Maurizio Stecca, di 16 azzurre; Roberta Bonatti (48), Olena Savchuk e Camilla Fadda (51), Giulia Lamagna (54), Alessia Mesiano e Irma Testa (57), Rebecca Nicoli, Francesca Martusciello e Valentina Alberti (60), Francesca Amato, Monica Floridia e Valentina Bustamante (64), Assunta Canfora e Angela Carini (69), Carlotta Paoletti (75) e Flavia Severin (+81), ha scelto le otto titolari: Bonatti (48), Fadda (51), Lamagna (54), Testa (57), Martusciello (60), Amato (64), Carini (69) e Severin (+81) la campionessa uscente. Nella scorsa edizione 2018, tenutasi a Sofia (Bulgaria) l’Italia colse l’oro con la Severin e due bronzi con Delaurenti e Canfora.
Bilancio ottimale che non sarà facile bissare. Come conferma Renzini: “Purtroppo la Alberti (60) ha dovuto rinunciare per problemi alla spalla e alla schiena che si trascinava da diversi mesi. La Nicoli a sua volta, molto sfortunata, deve ritrovare la condizione dopo mesi di sosta per la schiena e in ultimo un gomito dolorante. Le altre stanno bene, anche se gli impegni a scadenze brevi, non consentono di arrivare al top della forma. Dopo un mese dagli europei, ci sono i mondiali. Ad ogni modo contiamo su Testa e Carini in particolare, ma sicuramente Fadda e Amato confermeranno il temperamento da guerriere, oltre alla Severin. Bonatti, Lamagna e Martusciello sono sicuro che daranno il meglio. Sappiamo che la concorrenza è micidiale, con nazioni come Russia, le anglosassoni, l’Ucraina, Bulgaria, Georgia, Turchia, Romania, Ungheria e Francia sicure protagoniste, ma le azzurre hanno sempre dimostrato di essere competitive”.
La comitiva azzurra parte giovedì guidata da Renzini, con i tecnici Maurizio Stecca e Michele Caldarella, dal fisioterapista Marcello Giulietti e il team leader Raffaele Esposito. Il medagliere assoluto dopo 11 edizioni, vede largamente avanti la Russia (oro, argento e bronzo: 44-20-31) poi Turchia (12-17-34), Ucraina (8-12-35), Romania (8-4-25), Bulgaria (7-4-7), quinta l’Italia (7-2-12), seguita da Francia (6-10-16), Irlanda (6-0-3), Ungheria (5-11-17) e Norvegia (5-5-4). Dal 4 al 10 settembre nella capitale bulgara Sofia, si svolgeranno gli europei youth (17-18 anni) maschili e femminili, con l’Italia chiamata a mantenere il ruolo da protagonista, come fece nel 2018 a Roseto degli Abruzzi, vincendo due ori femminili e uno maschile. A Sofia sarà presente Martina Lapiana, la siciliana che conquistò l’oro nei 51 kg., la più giovane del torneo. Dopo il trionfo a Buenos Aires ai Giochi olimpici giovanili, è rimasta ferma parecchi mesi, riprendendo l’attività solo lo scorso luglio, dimostrando comunque le sua qualità tecniche e agonistiche, oltre al talento naturale. La mancina si è imposta nel torneo di Vojvodina in Serbia, confermandosi una delle pretendenti al bis in Bulgaria. Nello stesso torneo è spuntata fuori a sorpresa la romana Melissa Gemini, impostasi sulla russa Bireva in una finale tiratissima. L’altra azzurra Er Raqioui, nei 60 kg., fermata in finale da una piccola ferita al naso. Meno bene i maschi, anche hanno tutto il tempo per recuperare.
Dall’8 al 21 settembre gli elite sono impegnati a Ekaterinburg in Russia, città di oltre 1.500.000 abitanti, a Sud di Mosca, considerata il confine tra la Russia europea e quella asiatica, negli Urali nella zona dell’Oblast. Sempre in Russia, a Ula Ude, città con oltre 400.000 abitanti a 4500 km. da Mosca, nella parte più orientale sopra la Manciuria (Siberia meridionale) sul grande fiume Uda, sfida mondiale al femminile, dal 4 al 12 ottobre, con l’Italia presente, decisa a cancellare la deludente prova della scorsa edizione in India, dove tornò a casa senza nessuna medaglia.
Giuliano Orlando